Ad oggi, il trapianto allogenico di cellule staminali da cordone ombelicale è considerato una delle principali modalità terapeutiche per il trattamento di patologie di natura oncoematologica. In questo studio retrospettivo, sono stati analizzati gli esiti clinici derivanti dalla somministrazione di sangue cordonale allogenico in 332 bambini affetti da leucemia linfoblastica acuta. In particolare, prima del trapianto, 159 bambini hanno ricevuto come profilassi contro “la malattia del trapianto contro l’ospite” (GVHD) una somministrazione di metotrexato. A seguito del trattamento, è stata osservata complessivamente un’incidenza di GVHD di grado II-IV, di GVHD acuta di grado III-IV e di GVHD cronica pari al 45.6%, 20.4%, e 19.2%, rispettivamente. Tuttavia, mediante analisi statistiche, si è osservato che la somministrazione di metotrexato assieme ad un inibitore della calcineurina (CNI) diminuisce maggiormente l’incidenza di GVHD di grado II-IV, di GVHD acuta di grado III-IV e di GVHD cronica rispetto alla somministrazione o di solo CNI o di CNI asssociato a prednisolone. Inoltre, nel caso di pazienti con malattia in fase avanzata, la somministrazione contemporanea di metotrexato e CNI ha determinato una maggior sopravvivenza generale rispetto alla sola somministrazione di CNI. In conclusione questo studio da un lato conferma il potenziale terapeutico delle cellule staminali del cordone ombelicale nel trattamento di bambini affetti da leucemia linfoblastica acuta e dall’altro indica, nella somministrazione combinata di metotrexato e CNI, un’importante strumento profilattico per la prevenzione di GVHD acuta e cronica.
Fonte: Biology of Bone and Marrow Transplantation
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