Possibile uso delle staminali nell’invecchiamento precoce

Che il segreto dell’elisir di lunga vita stia nelle cellule staminali?

Per l’uomo è ancora presto per affermarlo. Ma certo una prolungata giovinezza è stata assicurata ad un gruppo di topi sottoposti ad uno studio condotto da un team di ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine negli Stati Uniti. Il trapianto di cellule staminali prelevate dal tessuto muscolare di topi giovani in topi con segni di invecchiamento precoce, ha consentito a questi ultimi di vivere in buona salute e tre volte più a lungo di quanto era stato loro diagnosticato. I topi oggetto dello studio manifestavano una malattia (chiamata progeria) che presenta, seppur in modo molto più immediato e veloce, i processi dell’invecchiamento umano. Nel corso dello studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, i ricercatori hanno osservato una compromissione della funzionalità  nelle cellule staminali dei topi malati, rilevando un cattivo ricambio cellulare. Dopo avere trapiantato nei topi malati cellule staminali raccolte da giovani topi sani, i segni della malattia sono scomparsi e la loro durata di vita si è addirittura triplicata. Lo studio certamente continuerà per confermare l’ipotesi più accreditata dal gruppo di scienziati ossia che le cellule staminali sarebbero in grado di rilasciare  fattori di crescita capaci di migliorare la funzionalità cellulare.

Fonte: Aduc