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Assobiotec: stato dell’arte delle cellule staminali cordonali in Senato

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Assobiotec. divisione di Federchimica, è Componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie operante in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Partecipa inoltre ai lavori del Tavolo sulla farmaceutica istituito dal Governo
Lo scorso 13 febbraio si è tenuta al Senato della Repubblica una audizione informale sul tema delle cellule staminali del cordone ombelicale a cui hanno partecipato Federchimica e Assobiotec, con lo scopo di fare il punto sulle attuali conoscenze scientifiche su questo tema e sullo stato dell’arte in Italia.

Tra gli argomenti affrontati, si è parlato del motivo per cui le cellule staminali cordonali sono di estremo interesse in campo medico e scientifico: le staminali del cordone ombelicale sono infatti cellule del tutto prive di criticità etiche, facilmente prelevabili al momento della nascita, primitive da punto di vista della loro istocompatibilità e non contaminate, rispetto alle cellule staminali adulte (come quelle del midollo osseo). “Alla luce delle risultanze della scienza nessuno può oggi seriamente negare l’utilità delle cellule staminali cordonali” si legge nel documento di sintesi della audizione – clicca qui per scaricare il testo integrale.

Nel documento si ricorda inoltre che sono oltre 80 le patologie per il cui trattamento è oggi possibile effettuare un trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale e che la medicina rigenerativa trova nelle cellule staminali cordonali una risorsa inestimabile per il trattamento di patologie con incidenza statistica molto alta, in ambito autoimmune, neurologico e cardiovascolare.

Nel testo viene inoltre precisato che la compatibilità tra estranei in tema di cellule staminali è scarsissima (si stima che il 30% di chi necessità un trapianto possa trovare tempestivamente staminali compatibili). In Italia infatti il fabbisogno di staminali è stato stimato in 90 mila campioni, il triplo della disponibilità attuale. Attualmente, non meno del 90% dei cordoni ombelicali vengono gettati nei rifiuti biologici. Questo è dovuto sia ad una selezione stringente dei campioni destinati ad estranei (e per questo in Italia il numero di campioni conservati dal sistema pubblico è molto inferiore rispetto al numero di chi richiede di donare) e sia al fatto che le strutture pubbliche non riescono a garantire una copertura territoriale per questo servizio. A ciò si aggiunga che un numero rilevante di soggetti non possiede i requisiti richiesti per la donazione del cordone: tra i criteri di esclusione, per esempio, anche l’avere un tatuaggio.

Nel corso della audizione si è inoltre sottolineato che è un dato scientifico innegabile l’altaissima compatibilità delle cellule staminali tra familiari (1 su 4 tra fratelli, 1 su 40 mila tra estranei) e che la conservazione privata non è in conflitto o in concorrenza con la conservazione pubblica poiché, se è vero che i campioni crioconservati privatamente non sono disponibili per la collettività, è anche vero che questi campioni contribuiscono a una riduzione della domanda complessiva per trapianto alle banche pubbliche.

Infine, Assobiotec ritiene opportuno che vengano definite forme di collaborazione e integrazione tra pubblico e privato.

"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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