Secondo un nuovo studio portato avanti dai ricercatori del National Breastfeeding and Lactation Symposium di Londra e dalla University of Western Australia (UWA), il latte materno potrebbe rappresentare una risorsa importante di cellule staminali, che si integrano nell’organismo del neonato diventando così una base per lo sviluppo dei tessuti del suo corpo.
La ricerca era partita nel 2007, ed i risultati sono stati sorprendenti: i ricercatori hanno manipolato alcuni topi da laboratorio a livello genetico, ed hanno introdotto un gene- che è stato chiamato Td-Tomato – con il ruolo di colorante delle cellule staminali, le quali venivano colorate di rosso quando sottoposte a fluorescenza.
In questo modo è stato possibile per gli scienziati seguire il percorso delle cellule dall’organismo delle mamme a quello dei piccoli, facendo emergere un dato importante: nell’organismo dei topi che erano cresciuti vi erano ancora tracce di staminali contenute nel latte materno, a dimostrazione del fatto che le staminali contenute nel latte erano state non solo ingerite, ma anche assorbite dai topolini.
Una ricerca importante, che dimostra ancora una volta la potenzialità delle cellule staminali, preposte alla realizzazione, allo sviluppo ed alla riparazione dei tessuti dell’organismo.
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