L’autismo è un disturbo neuro-psichiatrico, le cui cause non sono ancora del tutto state individuate: questa patologia interferisce con le funzioni cerebrali, ed è caratterizzata da una difficoltà di linguaggio, comunicazione ed integrazione sociale. Il trattamento a base di cellule staminali che è stato riservato ad un bambino indiano affetto da autismo, ha mostrato come la terapia cellulare possa avere dei risvolti positivi: prima di ricorrere alle terapie con cellule staminali, ai genitori di Archit erano state indicate molte strade, tra cui la logopedia e la terapia comportamentale. Il bambino ha ricevuto il trattamento con cellule staminali prelevate dal suo midollo osseo e successivamente iniettate per mezzo di puntura lombare della colonna vertebrale. Gli effetti del trattamento si sarebbero dovuti notare in circa sette mesi, ma a distanza di un mese dalla terapia, nel bambino sono stati individuati alcuni cambiamenti positivi nel linguaggio e nell’attenzione. Dato il caso ‘sperimentale’, adesso sarà il Consiglio indiano di ricerca medica (ICMR) a decidere se certificare questo trattamento come procedura valida per migliorare le condizioni dei pazienti affetti da autismo.
Fonte: Dailymail