Il meeting internazionale che si è tenuto a Torino in questi giorni,’Frontiers in Regenerative Medicine’, ha sottolineato l’efficacia delle cellule staminali nel trattamento di molte patologie, tra cui diabete, malattie vascolari, malattie dei reni e del fegato.
Gli esperti si sono confrontati su un progetto del 2003, nato da una collaborazione tra l’università degli Studi di Torino e FreseniusMedical Care: nel 2012, dalla collaborazione è nato il Centro traslazionale di medicina rigenerativa, con lo scopo di produrre cellule staminali per il trattamento dell’insufficienza renale ed epatica. I risultati degli ultimi anni sull’uso delle staminali hanno dimostrato la possibilità di sfruttare le potenzialità di queste cellule per il trattamento di patologie del rene e del fegato: stando alle previsioni, ci potrebbe essere, nei prossimi cinque anni, un aumento del 50% dei pazienti trattati per mezzo di tecniche sostitutive della funzione renale. Il responsabile del Centro, Giovanni Camussi, ha dichiarato che sebbene siano stati effettuati molti passi in avanti sull’uso delle staminali nel trattamento di molte patologie, bisogna fare in modo che la ricerca rispetti specifiche regole: ”Il processo per arrivare ad un applicazione clinica consolidata – ha commentato Camussi – richiede che la ricerca sia riproducibile, verificabile in ambito scientifico e condotta secondo linee guida approvate dalla comunità scientifica e dalle autorità regolatorie”.
FONTE: Aduc Salute