Nuove cellule staminali sono state identificate da un gruppo di scienziati californiani i quali hanno isolato e definito un nuovo tipo di cellule pluripotenti da embrioni precoci di topo e da linee di cellule staminali umane e di scimmia. Le versioni delle cellule staminali derivanti dalle scimmie e dagli umani, possono dividersi e generare i tre foglietti embrionali (teratoma) in un embrione di topo in via di sviluppo e questa è la prima dimostrazione che le cellule staminali umane pluripotenti possono avviare un programma di differenziazione, almeno all’interno di topi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature e, nell’articolo, il biologo dello sviluppo Juan Carlos Izpisua Belmonte del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, in California, ha suggerito che le cellule identificate possono essere utili per modellare in maniera precoce lo sviluppo umano. Il team di scienziati afferma, inoltre, che in futuro queste stesse cellule staminali potrebbero essere usate per generare tessuti e organi per applicazioni cliniche. Queste cosiddette nuove cellule staminali pluripotenti chiamate rsPSCs, possono essere manipolate in laboratorio con maggiore facilità; questo rende più efficiente la clonazione delle stesse, la loro coltura e la manipolazione in ambito di ingegneria genetica. Stando a quanto affermato da uno dei ricercatori, queste cellule dovrebbero avere la capacità di differenziarsi in modo più efficiente in cellule somatiche, perché sono a una sorta di incrocio tra pluripotenza e differenziazione.
Fonte: the-scientist.com