Gli scienziati sono stati in grado di riparare per la prima volta un fegato gravemente danneggiato utilizzando cellule staminali. Si tratta di un importante risultato che potrebbe mettere fine ai trapianti di fegato.
Gli studiosi hanno scoperto che le cellule staminali del fegato cresciute in laboratorio sono in grado di differenziarsi in altri tipi di cellule del fegato molto importanti. Nella sperimentazione su modelli murini si è potuto osservare che, dopo l’iniezione di cellule staminali nei soggetti con problemi al fegato, grandi aree di quest’organo hanno iniziato a ricrescere.
Lo studio è stato svolto da un team di ricercatori della University of Edinburgh e pubblicato su Natural Cell Biology. Secondo gli studiosi, questa scoperta pone le basi per applicare questa procedura anche in trattamenti contro la cecità, il Parkinson o l’artrite.
L’effetto delle staminali sulla riparazione del fegato danneggiato osservato nei topi potrebbe quindi portare a una sensibile riduzione dei trapianti, favorendo anche la produzione di farmaci in grado di stimolare le cellule staminali dei pazienti per riparare il fegato.
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