Uno studio del gruppo di Medicina Rigenerativa del San Matteo avrebbe messo in luce il legame tra alimentazione dei genitori e staminali del cordone del figlio. Gli elementi costitutivi dei cibi, infatti, influenzerebbero lo sviluppo di ovociti e spermatozoi. Questi andrebbero a loro volta a influenzare le staminali del cordone ombelicale.
Questo studio rientra in una branca della biologia molecolare chiamata epigenetica. L’epigenetica studia l’ereditarietà di caratteri non direttamente attribuibili al DNA, i suoi meccanismi e i fattori che la influenzano. Tra questi ultimi ci sarebbe proprio il cibo consumato dai genitori del futuro individuo. Pur essendo un fattore esterno rispetto al genoma, il cibo influenzerebbe le staminali del feto e quindi le possibilità effettive di rigenerazione delle sue cellule.
Secondo questo studio, i figli di donne malnutrite o ipernutrite avrebbero meno cellule staminali. Ciò significa una maggiore predisposizione alle malattie e difese immunitarie più basse. L’organismo ha una minore capacità di ripresa e ha più difficoltà a rimpiazzare le cellule perse. Considerando che la perdita di cellule non è solo legata alla malattia, ma è fisiologica e avviene quotidianamente, la presenza di un numero ridotto di staminali va a minare alla salute dell’individuo. Ecco perché una dieta sana prima e durante la gravidanza potrebbe contribuire a regalare un futuro migliore ai propri figli.
Fonte: laprovinciapavese.gelocal.it