Un gruppo di scienziati australiani è riuscito a creare in laboratorio un organoide simile ai primi stadi dei reni di un embrione. L’organoide è dotato di nefroni, di tubuli collettori e di unità di filtraggio. Ciò significa che questi reni hanno gli elementi necessari per filtrare il sangue. Le cellule staminali usate per l’impresa sono state ottenute da tessuti di pelle umana.
Gli organoidi ottenuti sono lunghi meno di un centimetro e sono comparabili ai reni di un embrione umano. Le cellule staminali si sono raggruppate in meno di tre settimane di coltura, formando spontaneamente anche componenti molto complesse dei reni. Oltre ai nefroni per filtrare il sangue, sono presenti anche le cellule che formano il tessuto connettivo e vasi sanguigni.
Spingere le cellule staminali a convertirsi in diversi tipi di cellule è stato uno degli ostacoli maggiori. Il gruppo di ricercatori australiani ha perfezionato i segnali chimici da inviare alle cellule staminali in coltura, affinché queste trovino la collocazione giusta e si convertano in più tipologie di cellule.
Gli organoidi ottenuti, pur rappresentando un grande risultato, sono inutilizzabili per trapianti in individui malati. Sono solo un passo nella creazione in vitro di organi funzionanti e trapiantabili. Per il momento, i minuscoli reni verranno usato per la ricerca e per testare i nuovi farmaci.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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