Un nuovo studio della Stanford University suggerisce che la mancanza di sonno potrebbe avere conseguenze negative sui trapianti di cellule staminali. Andrebbe infatti ad influire sulle capacità del sangue e delle cellule staminali del sistema immunitario di collocarsi correttamente nel midollo osseo.
Il team di ricercatori ha esaminato i risultati di un trapianto di cellule staminali fatto su un gruppo di cavie ben riposate, comparandoli con quelli di un gruppo di cavie private del sonno. I topi meglio riposati al momento del trapianto avrebbero reagito meglio al trattamento: dopo 12 ore il 3% delle cellule staminali trapiantate nei topi riposati si sarebbero collocate correttamente nel midollo, contro il 1,7% di quelle dei topi non riposati.
Per ora la ricerca è stata condotta sul modello animale, ma i ricercatori credono che potrebbe avere serie ripercussioni anche sui trapianti di cellule staminali umane. Sono migliaia i trapianti di midollo effettuati ogni anno su pazienti affetti da malattie del sistema immunitario o da cancro del sangue.
Secondo l’esperimento, un deficit di sonno di sole quattro ore potrebbe penalizzare del 50% l’abilità delle cellule staminali di migrare con successo. Un fattore al quale si presta però estremamente poca attenzione: quasi nessuno guarda quanto il paziente sia effettivamente riposato al momento dell’intervento. Eppure, a detta dello studio, un breve periodo di riposo prima del trapianto potrebbe aumentare le probabilità di successo.
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