La tecnologia della stampa 3D, unita alle cellule staminali, sarebbe alla base di una nuova tecnica di ricostruzione del cranio. Una terapia del genere sarebbe particolarmente utile in casi in cui parte dell’osso è stata rimossa per operazioni al cervello, in quanto quasi priva di complicazioni e minimamente invasiva.
I metodi tradizionali prevedono il congelamento di parte dell’osso, così da poterlo utilizzare per un successivo trapianto. Spesso però ci si imbatte in infezioni, o l’osso viene riassorbito. Anche le placche di titanio tendono a degradarsi negli anni. È quindi necessario cercare metodi alternatici.
La nuova terapia sarà a breve testata su un primo gruppo di pazienti. I ricercatori metteranno un’impalcatura in bioceramica, ottenuta tramite stampa 3D e spessa 0.1 mm, in infusione in milioni di cellule staminali. Questa sarà poi impiantata nel cranio del paziente.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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