Due ragazzine indiane, affette da disabilità fisica e mentale, sarebbero migliorate a seguito di un trattamento con cellule staminali. La speranza è che i miglioramenti possano essere tali da consentire a entrambe di divenire autosufficienti.
La più grande, affetta da paralisi celebrale, ha problemi di coordinazione, difficoltà nel parlare e nel camminare non accompagnata. La più piccola soffre invece di un ritardo mentale. In entrambi i casi, alla base delle disabilità ci sarebbero dei danni celebrali incorsi durante il parto.
Fino ad oggi era opinione comune che danni di questo tipo fossero irreversibili. La ricerca sulle cellule staminali, invece, parrebbe aver aperto uno spiraglio. Il Neurogen Brain and Spine Institute di Mumbai ha elaborato un trattamento apparentemente molto semplice e sicuro. I medici estraggono un campione del midollo spinale del paziente stesso, lo trattano in laboratorio e lo iniettano nuovamente nel fluido spinale.
Secondo i medici dell’istituto, il trattamento non avrebbe nessun effetto collaterale e nessun rischio di rigetto.
Dopo il trattamento, le due ragazzine sarebbero state sottoposte a una ulteriore terapia riabilitativa, rimanendo in osservazione per tre mesi. A detta dei genitori, i miglioramenti sarebbero tangibili sia dal punto di vista fisico che mentale.
La più grande, affetta da paralisi celebrale, sarebbe ora in grado di camminare senza aiuto e avrebbe perso i numerosi tic che la affliggevano. La più piccola riuscirebbe a elaborare frasi complesse e il suo livello di attenzione sarebbe migliorato del 40%.
Solo ulteriori osservazioni e trial clinici potranno dire se il trattamento è efficace, quindi applicabile come terapia ad altri casi.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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