I ricercatori dell’Università di Rochester avrebbero scoperto delle cellule staminali specializzate nella rigenerazione e riparazione di ossa del cranio e del viso. Le nuove cellule staminali potrebbero essere determinanti trattare deformazioni congenite, traumi, lesioni derivanti da interventi chirurgici molto invasivi.
Le cellule staminali cranio/facciali si troverebbero lungo le suture, ovvero le articolazioni fisse che uniscono le ossa piatte della testa. Sarebbero cellule completamente differenti rispetto a quelle che si occupano della produzione delle ossa lunghe, dipendenti dal gene assina-2. Accendendo il gene in questione, si provocherebbe una fusione prematura delle suture, provocando malformazioni del cranio, problemi nello sviluppo e l’innalzamento della pressione intracranica.
I ricercatori si sarebbero quindi soffermati sul ruolo del gene nella formazione delle ossa, risalendo fino alle nuove staminali. La tecnica si potrebbe rivelare in futuro efficace anche per l’individuazione di altre malattie causate da anomalie nelle staminali.
Per il momento lo studio è basato su modelli animali, ma i ricercatori puntano ad andare avanti e a sviluppare nuovi trattamenti per la ricostruzione del cranio.
Fonte: ansa.it
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