Il Duke University Medical Center potrà usare il sangue cordonale contro autismo e paralisi cerebrale. Il centro ha infatti ricevuto l’autorizzazione dalla FDA per offrire terapie di questo genere a quanti lo richiederanno. I bambini affetti da queste malattie neurologiche potranno rientrare nel trial clinico in corso, ricevendo un’infusione del proprio sangue cordonale o di quello di un fratello. La procedura sarà così disponibile anche per quanti normalmente non potrebbero rientrare nella sperimentazione.
La notizia offre una speranza a tante famiglie giunte alla Duke University in cerca di una possibile terapia contro malattie oggi incurabili. L’allargamento dei criteri consentirà la partecipazione anche ai bambini che non hanno il proprio cordone ombelicale conservato, ma potrebbero usare quello di un fratello. Al contrario di quello di midollo osseo, il trapianto di cordone ombelicale tra fratelli richiede infatti una compatibilità solo parziale.
La decisione della FDA arriva dopo i risultati stupefacenti della fase 2 dei trial. L’università ha analizzato gli effetti dei trapianti autologhi e allogenici di sangue cordonale, sia contro la paralisi cerebrale che contro l’autismo. Sono stati coinvolti oltre 700 bambini nel corso degli ultimi 10 anni. È così emerso che il trattamento è sicuro e che potrebbe essere efficace anche in molti casi che prima non erano analizzati.
Per accedere al trattamento, le condizioni del bambino devono pregiudicare la vita di tutti i giorni e devono mancare trattamenti efficaci alternativi. Il bambino deve inoltre disporre del proprio cordone ombelicale o di quello di un fratello. Purtroppo quest’ultimo criterio è il più restrittivo di tutti: si calcola infatti che il 95% dei cordoni ombelicali finisca ancora oggi nella spazzatura.
Fonte: celltrials.org
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