Un team del Massachusetts General Hospital (MGH) Cancer Center e dell’Harvard Stem Cell Institute ha sviluppato un nuovo metodo di raccolta del midollo osseo. La tecnica serve a rendere il processo meno faticoso per il donatore e consente di ottenere cellule staminali di qualità superiore.
Il nuovo metodo richiede solo un’iniezione, che mette in moto le cellule staminali in circa 15 minuti. Passato questo lasso di tempo, è possibile raccogliere le cellule staminali che con il protocollo standard si otterrebbero in 5 giorni. Ciò significa meno dolore per il donatore, meno giorni di malattia da prendere e anche una maggiore comodità per lo staff medico.
Il metodo attuale di raccolta delle cellule staminali ematopoietiche richiede 5 giorni di iniezioni del farmaco G-CSF. Il farmaco induce le cellule staminali a passare dal midollo osseo al sistema circolatorio. Il processo ha controindicazioni come nausea e vomito, se non addirittura l’allargamento e la rottura della milza. Effettuate tutte le iniezioni, si raccolgono le cellule staminali dal midollo osseo, un processo che a volte richiede anche 5 ore.
In lavori precedenti, era emerso il ruolo di una proteina chiamata GRO-beta. La proteina induce movimenti rapidi nelle cellule staminali, spingendole dal midollo al sangue. Secondo i primi test, le iniezioni di proteina sono sicure e ben tollerate, ma che hanno scarsi risultati sulle staminali. In combinazione con AMD3100, invece, gli effetti sono molto più significativi.
Le cellule staminali ottenute con il nuovo metodo, si sono dimostrate molto più vitali e veloci. Nelle cavie, ciò ha consentito una più rapida ricostruzione del midollo osseo e del sistema immunitario. La scoperta potrebbe quindi rivoluzionare le terapie geniche contro malattie come anemia e talassemia.
Fonte: medicalxpress.com
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