Cellule staminali e patologie autoimmuni: i traguardi consentono di aderire alla clinica

Le conoscenze sempre più approfondite sulle patologie autoimmune e l’uso delle staminali ematopoietiche hanno portato allo sviluppo di immunoterapie specifiche sulle quali le case farmaceutiche hanno iniziato ad investire fortemente.
L’immuno-ablazione seguita dalla ricostituzione del sistema immunitario sembra essere la risposta per le patologie autoimmuni.
Andando avanti, ulteriori sforzi sono necessari per guidare la terapia cellulare nella routine clinica. Come per le patologie ematologiche, stiamo chiaramente imparando molto in relazione agli specifici studi e in relazione ai centri dove essi si svolgono, i quali richiedono infrastrutture  adatte a rispondere agli standard operativi necessari per garantire la ripetibilità dei risultati, ad iniziare dalla preparazione del personale medico in un lavoro di natura squisitamente interdisciplinare, specifico per la patologia in trattamento se di natura reumatoide, gastroenterica o neurologica.
Nella maggior parte delle autoimmunità, vi è una limitata risposta tossicologica al trattamento standard cosa che invece potrebbe ricorrere con maggior frequenza dopo il trapianto di staminali. L’esperienza acquisita in ambito ematologico però è una salvaguardia dai problemi collaterali derivanti dal trapianto che oramai sappiamo ben gestire a seguito di una implementazione della qualità della gestione del paziente su tutti i passaggi del percorso: clinica, raccolta di staminali, processamento in laboratorio.
I nuovi modelli di accreditamento internazionale peraltro creano una tutela degli standard operativi gestita dal comitato dell’accreditamento JACIE voluto dalla Società di Accreditamento in Terapia Cellulare a supporto dell’uso delle cellule staminali ematopoietiche per le quali oggi si contano oltre 4000 studi clinici attivi per le patologie autoimmuni.
Un risultato questo, di sviluppo veramente coordinato, in un’epoca in cui le conoscenze sull’uso delle staminali in clinica iniziano ad essere consistenti e applicabili in ambiti sempre più vasti della medicina.

Fonte: Journal of Autoimmunity