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La storia di Nerea

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Nerea è una bambina che oggi ha otto anni che vive nella città spagnola di Burriana, nella provincia di Castellón. Nata prematura, Nerea ebbe problemi respiratori nella terapia intensiva neonatale dove era ricoverata e quella mancanza di ossigeno nel cervello le provocò una paralisi celebrale pochi giorni dopo la sua nascita. Le difficoltà motorie di Nerea comparvero così appena iniziò a crescere e i problemi causati da questa paralisi richiesero un lavoro continuativo da parte di un equipe di fisioterapisti oltre, ovviamente, a un grande sforzo e tanto impegno da parte di tutta la sua famiglia. Quando Nerea compì 5 anni, i suoi genitori si informarono sull’uso autologo (auto-trapianto) delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale che avevano crioconservato in una biobanca privata. 

Capirono che c’erano delle possibilità di curare la paralisi celebrale con un trattamento di cellule staminali cordonali. Così nel febbraio del 2016 Victoria, la mamma di Nerea, dopo aver ricevuto una newsletter sui nuovi traguardi della scienza, decise di iniziare un percorso di cure per Nerea usando l’unità del cordone ombelicale per curare i bambini con paralisi cerebrale. Per i primi mesi cercarono di far curare Nerea in un ospedale spagnolo ma ciò non fu possibile perché l’Agenzia spagnola della medicina fece richiesta di arruolare Nerea in una sperimentazione clinica, cosa che non era prevista in Spagna nel breve periodo. Deve essere inteso che l’infusione con cellule staminali per il trattamento della paralisi cerebrale non è un trapianto, è ancora considerato un trattamento sperimentale. Questo è il motivo per cui l’Agenzia spagnola della medicina propose una sperimentazione clinica. Al fine di evitare un ritardo dannoso nelle possibilità di miglioramento di Nerea, fu suggerito a Nerea di rivolgersi, come molti altri e come noi stessi di Sorgente, al team della dottoressa Joanne Kurtzberg della Duke University. La dottoressa Kurtzberg è una nota opinionista di spicco del mondo del cordone ombelicale e ha condotto uno studio clinico randomizzato utilizzando unità di sangue del cordone ombelicale autologo per il trattamento della paralisi cerebrale. Fu contattata così l’équipe della dottoressa Kurtzberg e, dopo diverse settimane di comunicazione e molto lavoro alla fine, nel luglio del 2017, Nerea ricevette un’infusione delle sue cellule staminali del sangue cordonale presso il Duke University Medical Center negli Stati Uniti.

Un anno e quattro mesi dopo, nel novembre dello scorso anno, abbiamo contattato Victoria per seguire l’evoluzione di Nerea.

Il video di cinque minuti incorporato in questo testo parla da solo e non ha bisogno di ulteriori commenti. Nel video vengono descritti i progressi delle sue capacità e quello che oggi riesce a fare la piccola Nerea, un percorso di miglioramento che dice “grazie”  alle sue cellule staminali.  I genitori hanno poi riferito che mai avrebbero potuto immaginare nel 2009 che quella scelta di crioconservare le cellule staminali di Nerea potesse diventare cosi determinante nella risposta terapeutica alla paralisi cerebrale.

Guarda la video-intervista sul caso di Nerea:

http://bit.ly/La_Storia_di_Nerea

"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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