La paralisi cerebrale colpisce 17 milioni di persone nel mondo e è la forma più comune di disabilità nell’infanzia. La paralisi cerebrale è causata da un danno dello sviluppo cerebrale durante la gravidanza o al momento della nascita.
Il livello di disabilità può variare da un lieve problema di coordinamento disfunzionale fino all’emiplegia (uno o due arti in una o entrambe le parti del corpo) o quadriplegia (interessa tutti gli arti).
Sfortunatamente, la disabilità neuromotoria coincide con altri deficit seri come le disabilità intellettuali: 1 bambino su due ha problemi cognitivi, di memoria, di apprendimento e deficit di comportamento.
Molti dei genitori con figli affetti da paralisi cerebrale chiedono se fosse possibile una infusione di cellule staminali particolarmente quelle di derivazione cordonale che hanno dimostrato di agire in modo terapeuticamente efficiente nei confronti del danno neuronale.
Negli ultimi 5-6 anni il team di ricerca del Ritchie Centre, Hudson Institute of Medical Research, Melbourne, Australia, ha studiato il potenziale terapeutico delle cellule staminali del sangue cordonale disegnando un modello di patologia su ratti. Il team ha prima dimostrato che sono coinvolte diverse popolazioni cellulari nella riparazione del danno e credono che sia proprio una azione congiunta la vera risposta terapeutica.
Molti studi come il loro però si sono concentrate sulla risposta a breve termine e hanno seguito solo per pochi giorni/settimane gli effetti nei roditori. Ma il vero interesse è sugli effetti a lungo termine per capire ad esempio quali sono le conseguenze durante l’adolescenza.
I ricercatori hanno quindi dimostrato che una singola infusione continua a dare effetti benefici ma alcune manifestazioni neurologiche persistono o si ripetono nel tempo. Il gruppo di ricerca ha quindi focalizzato l’attenzione sulla somministrazione di dosi multiple di infusione.
Questo lavoro è stato presentato al congresso di “Perinatal Stem Cell Society meeting” a Salt Lake City Utah, febbraio 2019 e è in corso di pubblicazione.
Le cellule staminali da sangue cordonale veniva prelevate alla nascita da donne con parto cesareo e donate alla ricerca.
Le cellule sono state isolate e crioconservate in azoto liquido. Il modello di paralisi cerebrale nei roditori ha dimostrato che dopo induzione del danno cerebrale per ipossia, simile a quello che subisce un neonato alla nascita, alcuni ratti ricevevano una o più dosi di cellule avendo chiaramente dei controlli negativi e positivi dello studio con tempi di 24, 72 o 7 giorni dopo il danno cerebrale.
I risultati hanno dimostrato che dosi multiple di somministrazione sono molto più efficienti di una dose singola sul lungo periodo.
I ricercatori ora vogliono ripetere lo studio in un contesto umano con uno studio clinico legato alla risposta a lungo termine fino all’adolescenza.
Fonte: Parent’s Guide to Cord Blood Foundation
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