Questa è la storia di una famiglia, di papà Mayo e mamma Alisa e dei loro due figli, Preston e Ashton.
“Non siamo scienziati, dottori o ricercatori. Siamo semplicemente i genitori di Ashton e Preston. Prima che il mio secondogenito Ashton nascesse, abbiamo crioconservato privatamente il sangue del cordone ombelicale sperando di non averne mai bisogno, ma non è andata così. Questo è il viaggio della nostra famiglia”.
Il piccolo Ashton è arrivato subito dopo il fratello Preston. Mayo e Alisa erano stati per tre anni in un centro di fertilità assistita prima di concepire il primogenito. Ashton invece arrivò subito, con parto naturale.
Mayo: “Non sapevo come mi sarei sentito perché era stato così difficile avere il primo figlio e adesso finalmente ne avevamo due, una situazione davvero insperabile! Ashton è nato di parto naturale ed era tutto normale fin quando, ad appena sei settimane, si è sentito male e siamo corsi all’ospedale. Il suo livello di ossigeno è sceso dal 100% allo 0%. Ero completamente sotto shock, non sapevo cosa fare, cosa pensare”. I dottori fecero di tutto per salvare la vita al piccolo Ashton e il suo cuore riprese a battere ma, purtroppo, quella carenza di ossigeno al cervello gli causò una paralisi cerebrale.
Mayo: “Continuavo a chiedermi come fosse potuto accadere a mio figlio. Non credevamo neanche che Ashton potesse un giorno camminare o essere sufficientemente forte per stare in equilibrio”.
Cinque anni dopo, Alisa, dopo essersi informata sugli esiti positivi del trattamento con cellule staminali sulla paralisi cerebrale, prese l’iniziativa: “Proviamoci anche noi!”
Alisa e Mayo decisero così di andare avanti e di procedere con l’infusione delle cellule staminali su Ashton, eseguita nel tallone per endovena.
Mayo: “Cinque mesi dopo l’infusione abbiamo osservato che Ashton riguadagnava tonicità e equilibrio. Poi abbiamo notato un miglioramento cognitivo dimostrando di sapere dire cosa volesse e di cosa avesse bisogno. Siamo andati a parlare con il suo insegnante per capire se aveva dato segni di miglioramento scolastici e lui ha confermato che tutto andava bene e che Ashton a scuola provava a camminare ogni giorno.”
Alisa: “Ashton ha iniziato a camminare e a stare in equilibrio”
Mayo: “Si adatta a superare la sua disabilità e questo è ciò che lo rende un guerriero. Non c’è nulla che non possa provare o fare”
Incredibile la capacità e la determinazione nel riuscire nello sport: giocherà a basket con il fratello, andrà in bici e senza nessuna sedia a rotelle! Gli piace anche nuotare!
Alisa: “Mio figlio è il mio eroe. Penso che quello che abbiamo fatto per Ashton con la conservazione delle staminali sia stata la cosa migliore per nostro figlio, per vederlo realizzare tutto ciò che sta facendo ora e attribuisco questi progressi alle sue cellule staminali. Penso che tutti dovrebbero riflettere sulla possibilità di conservarle privatamente.
Se tutto ciò ha aiutato mio figlio, potrebbe aiutare tanti altri bambini”
La famiglia Smith ha conservato le cellule staminali cordonali con ViaCord, società americana di crioconservazione privata. Nel video che segue, la testimonianza della famiglia di Ashton e i sorprendenti miglioramenti del bambino dopo l’infusione delle sue cellule staminali.
Fonte: https://parentsguidecordblood.org/en/news/ashtons-cord-blood-story
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