Si è concluso da poco a Stoccolma (11-13 settembre) il 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research on Multiple Sclerosis (ECRIMS) durante il quale sono stati presentati da Antonio Uccelli, Direttore Scientifico dell’Ospedale Policlinico San Martino e da Mark Freedman, Professore di Neurologia dell’Ottawa Hospital Research (Canada), i dati dello studio MESEMS (Mesenchymal Stem cells for Multiple Sclerosis).
L’obiettivo principale di questa ricerca clinica di fase II era quello di valutare l’efficacia e la sicurezza di un trattamento rispetto al placebo a 24 settimane dalla somministrazione delle cellule mesenchimali. Lo stesso prevedeva il prelievo di cellule staminali dal midollo spinale del paziente, un loro successivo trattamento e una reinfusione per via endovenosa. Lo studio, durato sette anni, ha coinvolto 144 soggetti affetti da sclerosi multipla attiva.
I risultati della sperimentazione sono incoraggianti. Il trapianto autologo di cellule staminali mesenchimali è infatti sicuro e privo di effetti collaterali, anche se a livello clinico e alla RMN non sono ancora evidenti i risultati attesi. Lo studio MESEMS, il più grande mai condotto con cellule staminali mesenchimali fino ad ora, si prefigge di capire se il trapianto autologo sia in grado di ridurre il numero di ricadute della malattia e se possa aiutare a ricostruire il tessuto nervoso danneggiato.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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