STOCCOLMA (SE), settembre 2019 — Sembrerebbe che quando il nostro sistema nervoso centrale si sviluppa solo le cellule neuronali vitali sopravvivano, mentre le cellule immature muoiono. Questa è dimostrato nella scoperta fatta dei ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia. I risultati mostrano che la teoria dei fattori neurotrofici deve essere rivista.
Durante le prime fasi di sviluppo del sistema nervoso, viene prodotto un eccesso di neuroni. Ad un certo punto, una gran parte di questi muore, passaggio critico per la corretta formazione del sistema nervoso. Questo processo richiede circa 24 ore e in certi ambiti del cervello, metà della massa cellulare muore.
I ricercatori hanno creduto a lungo che questo fosse un processo casuale nel quale ogni cellula aveva una probabilità equa di sopravvivere o meno. Ora, i dati pubblicati dal Karolinska Institutet su Nature Communications raccontano un’altra storia.
Sembrerebbe pertanto che ci sia una selezione mirata delle cellule che devono sopravvivere.
“Le cellule che sopravvivono sono più mature e incline a formare delle sinapsi con alter cellule nervosa” Saida Hadjab, Ph.D., che ha coordinato la studio con Francois Lallemend, Ph.D., entrambi ricercatori di neuroscienze al Karolinska Institutet.
Diversi anni fa, la dott.ssa Hadjab e Lallemend notarono che i neuroni nella fase di sviluppo erano differenti. Sulla loro superficie vi erano recettori che venivano stimolati dai fattori di crescita. Alcuni di questi neuroni avevano più recettori di altri. Cosi hanno iniziato a sospettare che la morte cellulare fosse controllata, che ci fosse una selezione alla sopravvivenza.
Stimolati da questa scoperta i ricercatori hanno iniziato a individuare i geni attivi mappandoli e identificando due diversi percorsi molecolari che determinano il destino di una cellula. Le cellule con un maggior capacità di formare sinapsi hanno maggiore probabilità di sopravvivere, le altre muoiono.
Lo studio è stato realizzato sul sistema neuronale periferico sensoriale. Ma lo stesso principio vale per ogni distretto del sistema nervoso centrale.
“Questa scoperta ci aiuta a capire come funziona il cervello e lo sviluppo cerebrale che finora era caratterizzato prevalentemente da studi che osservavano il microambiente più che le cellule nervose in popolazioni omogenee” sostiene il dott. Lallemend.
Questo studio consente di capire meglio come trattare le patologie neurologiche degenerative come il morbo di Parkinson in quanto finora si è cercato di trapiantare cellule immature laddove forse le cellule mature potrebbero essere più efficaci.
Fonte: https://news.ki.se/discovery-concerning-the-nervous-system-overturns-a-previous-theory?_ga=2.59197677.1908302580.1568597742-1109830811.1568597742
https://doi.org/10.1038/s41467-019-12119-3
"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
Leggi i commenti lasciati dai nostri clienti.