Gli agenti chemioterapici sono ancora una delle terapie principali con i tumori. Come è noto in letteratura la chemioterapia genera un danno alle ovaie con conseguente rischio di infertilità.
Recentemente, è stato dimostrato che il trapianto di cellule staminali è una strategia efficiente per il trattamento dell’insufficienza delle ovaie premature ma oltre all’efficienza terapeutica è necessario identificare una fonte di cellule staminali che sia anche sicura.
In una pubblicazione apparsa su Journal of Molecular Cell Biology il 19 novembre, i ricercatori hanno dimostrato che le cellule staminali mesenchimali estratte dal cordone ombelicale hanno una azione protettiva in modelli di ovaie danneggiate da un chemioterapico, il cisplatino.
Tale protezione garantisce la fertilità delle ovaie e ripara dalla perdita follicolare indotta dal cisplatino.
Inoltre, le cellule staminali mesenchimali derivate da tessuto cordonale fanno decrescere l’apoptosi (meccanismo di morte programmata indotto in caso di danno cellulare) dell’ovocita e delle cellule granulari dopo trattamento con cisplatino.
I processi a cascata che coinvolgono il fattore noto come G-CSF (fattore stimolante la formazione di colonie di granulociti), la chinasi fosfatidilinositolo, la proteina chinasi B hanno un effetto protettivo sulle cellule della granulosa e è esattamente ciò che si verifica a livello molecolare dopo il trattamento con cellule staminali mesenchimali su cellule tratte con cisplatino. Quindi sono le stesse cellule a rilasciare tali fattori protettivi.
Tutto ciò dimostra l’effetto preventivo e terapeutico delle cellule staminali mesenchimali da tessuto cordonale sulla fertilità.
Fonte: Journal of Molecular Cell Biology, 2019
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