Dopo l’infusione per endovena le cellule mesenchimali entrano nei polmoni. Così le cellule entrano in azione cambiando il microambiente polmonare, proteggendo le cellule epiteliali alveolari, interagendo con la fibrosi e curando le disfunzioni. Ma su quali popolazioni cellulari agiscono le cellule mesenchimali? Un lavoro su Stem Cells Review and Report appena pubblicato descrive bene l’interazione con le cellule derivanti dalla risposta infiammatoria a livello polmonare che genera però anche problemi successivi in ambito vascolare fino a indurre la coagulazione intravascolare disseminata.
Le cellule mesenchimali possono essere ottenute da vari tessuti come il midollo osseo, il sangue periferico dopo emaferesi, il tessuto adiposo, il tessuto cordonale, la gelatina di Wharton, il sangue cordonale, la placenta. Ad oggi, sotto il profilo terapeutico è stato selezionato il tessuto cordonale come fonte elettiva per una serie di motivi dovuti alla sua compatibilità, alla sua disponibilità in termini di espansione cellulare e reperibilità. 17 studi clinici sono stati completati e oltre 70 studi sono in corso in relazione alle capacità antinfiammatorie delle cellule mesenchimali (https://clinicaltrials.gov). Ad oggi, 20 studi clinici sono stati registrati nel registro cinese e 9 nuovi studi internazionali che riguardano le cellule mesenchimali nel trattamento per Covid-19.
Sulla risposta molecolare, le cellule mesenchimali combattono la tempesta citochinica e sotto il profilo cellulare regolano negativamente l’espressione cellulare dei macrofagi, delle cellule NK, delle cellule effettrice T, delle plasmacellule e invece attivano positivamente l’espressione cellulare dei linfociti B e T regolatori, delle cellule dendritiche e dei macrofagi M2.
Fonte: Stem Cells review and Report Aprile 2020
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