Collaborazione tra Israele e Emirati Arabi Uniti su trattamenti con cellule staminali

Il Centro di Cellule Staminali di Abu Dhabi, ADSSC, ha annunciato di aver firmato un Memorandum di Intesa, MoU, con Pluristem Therapeutics Inc., aprendo la strada alla collaborazione nella ricerca e sviluppo di servizi e prodotti relativi alla medicina rigenerativa, compresi quelli che possono essere utilizzati per combattere la pandemia COVID-19.

L’accordo riunisce due degli attori più dinamici e promettenti nel campo delle cellule staminali ed è stato firmato dai rappresentanti degli Emirati e di Israele di entrambe le società durante una cerimonia tenuta in videoconferenza.

Lo scopo della collaborazione è quello di capitalizzare le rispettive aree di competenza di ciascuna azienda nelle terapie cellulari per fornire medicina rigenerativa a beneficio non solo dei cittadini degli Emirati Arabi Uniti e di Israele, ma dell’umanità nel suo insieme. “Gli Emirati Arabi Uniti sono sempre stati inclusivi nel loro approccio alla ricerca di soluzioni alle sfide globali, riunendo le numerose competenze di persone provenienti da diversi paesi”, ha affermato la dott.ssa Fatima Al Kaabi, direttore esecutivo del programma di trapianto di midollo osseo di Abu Dhabi. “Noi di ADSCC abbiamo seguito l’esempio, come risulta evidente dalla diversità di competenze tra i miei colleghi e i nostri partner internazionali”.

Il Dott. Yendry Ventura, Direttore Generale di ADSCC, ha dichiarato: “Pluristem ha dimostrato di essere un giocatore formidabile nel campo delle cellule staminali e non vediamo l’ora di lavorare insieme con grande entusiasmo”.

Sia ADSCC che Pluristem hanno sviluppato prodotti innovativi che si sono dimostrati sicuri ed efficaci nel trattamento delle infezioni da COVID-19. Pluristem ha trattato pazienti con il suo prodotto allogenico PLX-PAD placentare tramite programmi di uso compassionevole in Israele e negli Stati Uniti e attualmente sta conducendo studi di fase II negli Stati Uniti e nell’UE.

ADSCC ha curato pazienti COVID-19 con il suo prodotto UAECell19 brevettato e approvato che ha mostrato, rispetto al trattamento standard, un miglioramento clinico nella metà del tempo normale e una riduzione della durata delle degenze ospedaliere a circa un quarto della durata media. Le parti hanno concordato di scambiare i risultati della ricerca, condividere campioni, unire l’uso di apparecchiature e test e altre attività essenziali relative al progresso del trattamento e della ricerca di terapie cellulari per un’ampia gamma di condizioni mediche, incluso COVID-19.