La trasmissione del virus SarsCov2 in gravidanza è stata riscontrata nel 6% dei casi e gli anticorpi specifici contro il nuovo coronavirus sono stati rilevati nel latte materno, nel sangue del cordone ombelicale e in quello materno, mentre un’intesa risposta infiammatoria è stata osservata nel sangue fetale e nella placenta. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, coordinato dall’Università Statale di Milano e condotto in collaborazione con gli ospedali Sacco di Milano, San Gerardo di Monza e San Matteo di Pavia. È il primo studio che raccoglie informazioni complete sulla presenza del virus in diversi tessuti in 31 donne gravide arrivate a termine della gestazione, con infezione da SarsCov2. I ricercatori hanno cercato il genoma virale nei tamponi nasofaringei, nei tamponi vaginali, nel sangue del cordone fetale e materno e inoltre in biopsie placentari e cordonali, liquido amniotico e latte materno, e gli anticorpi specifici nel feto, nella mamma e nel latte materno. «I risultati ottenuti potrebbero aiutare a definire le modalità e il momento del parto nelle donne in gravidanza con infezione da Covid-19», commenta Valeria Savasi, coordinatrice del lavoro. Lo stesso gruppo di ricerca, in un’altra pubblicazione uscita in agosto sulla rivista Obstetrics & Gynecology, aveva infatti rilevato che circa il 20% delle gestanti aveva la malattia in forma grave, con sviluppo di polmonite interstiziale, necessità di parto cesareo urgente o ricovero in terapia subintensiva o intensiva. Tutte queste donne, dopo le adeguate cure, sono comunque guarite e tutti i neonati sono risultati senza segni clinici di infezione.
Fonte: Nature Communications
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