Le terapie anti-infiammatorie e immune-modulanti sono una delle risposte terapeutiche per COVID-19 e le sue complicazioni croniche. Tra le altre, l’uso delle cellule mesenchimali è oggetto di studio in quanto queste cellule hanno un forte potere anti-infiammatorio e immuno-modulante. Uno studio molto interessante riporta un aspetto ancora più interessante ovvero che queste cellule non presentano il recettore di membrana che consente l’ingresso del virus e quindi sono refrattarie all’infezione. I dei recettori oggetto di studio sono stati ACE2 (enzima di conversione dell’angiotensina) e TMPRSS2 (proteasi transmembrana di tipo 2).
Per dimostrare questa refrattarietà sono state analizzate cellule mesenchimali provenienti dal liquido amniotico, dal sangue cordonale e dal tessuto cordonale, dal tessuto adiposo e dal midollo osseo.
Se ne deduce quindi che la terapia a base di cellule staminali mesenchimali è immune dall’infezione.
Fonte: Stem Cells Translational Medicine
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