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La stanchezza dei primi mesi: le cause e come combatterla

Sentirsi stanche all’inizio della gravidanza è perfettamente normale. In parte è colpa dei tanti cambiamenti fisici in corso, in parte della tensione e dell’ansia provocate dal grande evento. Per combattere la stanchezza dei primi mesi, è quindi importante prendersi cura sia del corpo sia della mente. Vediamo come fare, in base al caso specifico.

Perché ci si sente stanche nelle prime settimane

La stanchezza “immotivata” è uno dei primissimi sintomi di una gravidanza, insieme all’assenza di ciclo mestruale e alle nausee. Tutto d’un tratto, inizi a sentirti debole anche dopo le canoniche otto ore di sonno, alla fine di una giornata tranquilla.

In qualche caso, si può dare la colpa all’ansia: se la futura mamma sa già di essere incinta, potrebbe essere un po’ stressata. Accanto all’ansia, però, ci sono cause molto più fisiche.

  1. Innalzamento dei livelli di progesterone. Si tratta dell’ormone che prepara l’utero in vista della gestazione, nonché il principale responsabile dei cambiamenti d’umore durante il ciclo mestruale. In gravidanza, induce la muscolatura liscia a rilassarsi. Di conseguenza la pressione cala e, con essa, calano anche le energie.
  2. Carenza di energie. Le nausee mattutine rendono più difficile mangiare normalmente; non è raro che, in questa fase, si perda perfino qualche chilo. Mangiare meno provoca un deficit di energie, con conseguente stanchezza.
  3. Anemia e carenza di sali minerali. Per adeguarsi alle nuove condizioni, l’organismo ha bisogno di più energie e di più nutrienti rispetto al solito. Peccato che tante donne soffrano già di deficit di ferro, magnesio e potassio, che peggiorano con la gravidanza.
Come combattere la debolezza del primo trimestre

Il modo migliore per combattere la debolezza in gravidanza è assecondare il proprio corpo, nei limiti del possibile. La stanchezza è infatti sintomo di tante nuove piccole esigenze che spesso, per un motivo o per l’altro, non riusciamo a soddisfare. Ecco cosa fare, quindi.

  1. Fare un pisolino pomeridiano, se ce n’è l’occasione. Non più di quindici minuti, però, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione.
  2. Andare a letto quando si ha sonno, anche se sembra “troppo presto”.
  3. Farsi aiutare nelle faccende domestiche.
  4. In caso di deficit, farsi prescrivere appositi integratori vitaminici. È importante chiedere sempre consiglio a un medico.
  5. Fare piccoli spuntini, per reintegrare le energie.

Più di tutto è importante portare pazienza. Di solito la situazione migliora a partire dal secondo trimestre.

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