Facciamo il punto sulle cellule mesenchimali

Le terapie con le cellule stromali mesenchimali sono molto popolari in medicina rigenerativa. >Vi sono diversi studi clinici approvati in Canada, Giappone e Nuova Zelanda, molti altri in approvazione presso FDA. Negli Stati Uniti ci sono centinaia di  prodotti offerti al pubblico con le cellule mesenchimali. Le ragioni di questo successo sono principalmente tre: perché le cellule mesenchimali hanno proprietà native diverse, perché possono essere usate in modo ubiquitario e perché i laboratori che le estraggono possono introdurre ulteriori variazioni che offrono un profilo terapeutico.  Le infusioni a base di MSC  sono controllate dal punto di vista qualitativo e devono essere infuse a piccole dosi per essere in sicurezza. Infatti concentrazioni troppo elevate potrebbero indurre la formazione di coaguli. Ciò accade in particolar modo quando si producono esosomi (vescicole contenenti fattori di crescita) dove è possibile effettuare i livelli dei fattori procoagulanti, in particolare il TF/CD142.

Ma cosa sono le cellule mesenchimali? La prima descrizione è stata eseguita sul midollo osseo e sulla linea che produce cartilagine, osso e tessuto adiposo. Sappiamo che queste cellule generano benefici nell’immuno-modulazione e nella promozione della rigenerazione dei tessuti.  Non hanno bisogno di attecchire e di avere una compatibilità con il donatore. Da questo punto di vista, sono universali. La ricorrenza dei coaguli negli studi clinici analizzati è del 3%.  Negli ultimi 10 anni, si è verificata una diversificazione dei potenziali usi in funzione della fonte e la più rilevante è decisamente quella di origine perinatale ovvero le cellule mesenchimali da tessuto cordonale. Oggi, le case farmaceutiche stanno sviluppando una standardizzazione del prodotto grazie all’uso di bioreattori che riescono a uniformarne le caratteristiche in lotti già disponibili.

Fonte: https://parentsguidecordblood.org/en/news/therapeutic-msc-infusions-when-more-good-thing-not-always-better