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ToggleNelle prime settimane, la gestazione di una donna è pressoché invisibile all’esterno: a meno che non sia lei stessa a dare l’annuncio, è impossibile dire se una donna è incinta. Eppure, i sintomi della gestazione in corso sono ben riconoscibili, se si sa dove guardare.
Il corpo inizia a cambiare in modo sempre più evidente, man mano che la gravidanza avanza. Piccoli segnali, all’inizio, che talvolta possono perfino dirci se procede tutto bene oppure no. Quali sono e come riconoscerli?
A inizio gravidanza, i sintomi della gestazione sono riconoscibili solo dallo stato di salute della donna stessa, dato che la pancia è ancora invisibile. Come vedremo più avanti, il corpo inizia a produrre gli ormoni necessari per supportare l’impianto e lo sviluppo dell’embrione. Ciò provoca tanti piccoli cambiamenti fisici e psicologici che possono essere scambiati per sindrome premestruale, se non si presta attenzione.
Il sintomo più tipico della gestazione è l’amenorrea, ovvero l’assenza di mestruazioni. Capita però che le mestruazioni arrivino comunque, traendo in inganno la donna e facendole credere di non essere incinta.
In realtà, le perdite di sangue sono provocate dall’impianto in utero dell’ovulo fecondato. Dato che il periodo è pressapoco lo stesso, alcune donne confondono queste perdite con le mestruazioni. Rispetto a queste ultime, però, le perdite da gravidanza sono meno abbondanti: consistono in poche gocce di sangue.
Queste perdite ematiche interessano il 10-25% delle donne incinte, sono quindi un sintomo comune.
Mentre le perdite da impianto durano al massimo un paio di giorni, ci sono altre perdite che vanno avanti per tutta la gestazione.
A causa degli alti livelli di estrogeni, l’organismo produce grosse quantità di un muco chiaro e acquoso, inodore. Il muco è connesso all’ispessimento delle pareti vaginali e serve a ripulire il canale, così da prevenire infezioni. Quando però emana un cattivo odore ed è associato a prurito intimo, è sintomo di una micosi da candida.
Le perdite ematiche si possono accompagnare a crampi al basso ventre, simili a quelli della sindrome premestruale. Secondo gran parte dei ginecologi, i dolori potrebbero essere causati dalla crescita dell’utero e dalla formazione di una piccola ciste nell’ovaio.
I crampi sono un fenomeno comune; in gran parte dei casi, spariscono non appena il sostegno dell’utero passa dai soli muscoli addominali alle ossa del bacino.
Rispetto ai crampi che precedono le mestruazioni, i crampi da inizio gravidanza si riconoscono in quanto più sporadici e meno violenti. Possono interessare solo un lato o entrambi e si manifestano soprattutto a fine giornata, quando i muscoli sono affaticati, o quando si fa pressione sugli addominali.
A meno che i crampi non siano forti e continui, sono un normale sintomo della gestazione nella donna.
Per capire come cambia il corpo in gravidanza, è anzitutto necessario capire che cos’è la gestazione a livello mentale. A partire dalla 6a settimana di gestazione, se non prima, si cominciano a sperimentare continui sbalzi di umore. Quando la futura mamma sa di essere incinta, questi possono essere in parte provocati dallo stress e dall’ansia. Buona parte della colpa è però degli ormoni.
Gli alti livelli di progesterone provocano stanchezza e malumore, pianti improvvisi, depressione. Se la gravidanza procede in modo ottimale, tutti questi sintomi si dovrebbero attenuare con l’avvicinarsi del secondo trimestre. Nell’attesa che ciò accada, fare una regolare attività fisica stimola la produzione di glutammato e l’acido gamma-aminobutirrico (GABA).
Mentre il glutammato aumenta l’attività neuronale, il GABA riduce l’eccitabilità dei neuroni. Combinati insieme, riducono l’ansia e migliorano l’ambiente chimico cerebrale, contrastando gli effetti del progesterone.
Tra la 2a e la 3a settimana di gestazione, si inizia a urinare più spesso del solito. In questa fase della gravidanza, la minzione frequente è causata dagli alti livelli di gonadotropina corionica umana. L’ormone aumenta la circolazione sanguigna nei genitali e nelle pelvi, il che stimola anche la vescica. Inoltre, il progesterone riduce il tono muscolare e si somma agli effetti della gonadotropina.
La minzione frequente è tipica anche dell’ultimo trimestre di gravidanza, ma le cause sono diverse. Nelle ultime settimane, il feto aumenta di volume e preme sulla vescica, che quindi si riempie prima e va svuotata più spesso.
La nausea inizia tra la 4a e la 9a settimana di gravidanza, anche se i sintomi più importanti si hanno tra la 7a e la 12a settimana. Le cause principali sono gli alti livelli di gonadotropina corionica e di estrogeni; pare contribuisca anche la predisposizione familiare e la carenza di vitamine del gruppo B.
Talvolta gli sbalzi ormonali provocano anche alterazioni nel gusto e nell’olfatto, che rendono insopportabili odori normalissimi e aggravano così le nausee mattutine. Il più delle volte, tutti questi sintomi spariscono entro la 20a settimana.
Se può essere di consolazione, alcuni studi affermano che le nausee sono un segno che la gravidanza procede bene, dato che sono collegate ad alti livelli di gonadotropina corionica. Esistono però poche evidenze a riguardo.
Non esiste una donna incinta uguale all’altra. Anzi, non esiste una gestazione uguale all’altra: la stessa donna può soffrire di nausee fortissime durante la prima gravidanza, ma non avere alcun problema durante la seconda. Fermo restando questo, un corpo in gravidanza cambia sempre seguendo gli stessi pattern.
Il progesterone è parte integrante del cambiamento del corpo in gravidanza. Le ovaie lo secernono insieme agli estrogeni, subito dopo l’ovulazione. Il progesterone stimola la crescita di vasi sanguigni nell’endometrio, la parete interna dell’utero, affinché si inspessisca in vista di un possibile impianto.
Se l’impianto dell’ovulo fecondato non avviene, i livelli di progesterone e di estrogeni crollano, provocando lo sfaldamento dell’endometrio e le mestruazioni. Se invece si verifica un impianto, le ovaie continuano a secernere progesterone per sostenere la gravidanza.
Nelle primissime fasi della gestazione umana, il progesterone stimola l’endometrio a produrre sostanze nutritive per l’embrione. Questo avviene grazie al suo effetto vasodilatatore, grazie al quale il flusso di sangue che raggiunge genitali e seno aumenta. Inoltre, il progesterone rilassa i muscoli in generale, il che facilita l’espansione dell’utero e spinge a urinare più spesso.
Gli alti livelli di progesterone ed estrogeni provocano anche dei cambiamenti nella pelle. Uno dei sintomi precoci di gravidanza è infatti la “linea nigra”, una linea scura che scende dall’ombelico e che interessa circa l’80% delle donne. La causa sta in un aumento della produzione di melanina, stimolato proprio dagli ormoni.
Benché le cause siano le stesse, il cloasma gravidico è più raro della “linea nigra”. Nelle donne che ne soffrono – circa il 50% delle gestanti – provoca la comparsa di macchie scure su tutto il viso. Si tratta di un disturbo benigno e comune anche quando la gravidanza procede bene, che si può prevenire con l’uso di protezioni solari e che scompare entro sei mesi dal parto.
Nella donna, la gestazione provoca anche le tante odiate smagliature. Bere tanto, tenere sotto controllo il peso e idratare la pelle aiutano a prevenirle. Purtroppo, però, le cause sono soprattutto genetiche e non sempre questi piccoli trucchi bastano.
La pancia è uno dei sintomi più chiari della gestazione, quanto meno in teoria. Nella pratica, capita di guardare la pancia di qualcuno e di chiedersi se sia una pancia da gravidanza o da grasso. Nei casi peggiori, si finisce per fare gli auguri a qualcuno che ha semplicemente mangiato troppo, con grande imbarazzo di tutti. Come evitarlo?
Una pancia da gravidanza ha queste caratteristiche:
Se esegue il test di gravidanza a una settimana dal mancato ciclo, la donna è alla 4a o 5a settimana di gestazione. Si può andare subito dal proprio ginecologo, per chiedere consiglio su come affrontare la gravidanza e su eventuali cambiamenti da apportare al proprio stile di vita. Ciononostante, la prima ecografia andrebbe fatta dalla 6a settimana in poi. Prima di questa fase della gestazione, è probabile che non si veda nulla nell’ecografia.
I tanti disagi del primo trimestre possono insinuare qualche dubbio: la gravidanza starà procedendo bene? Se così non fosse, come capirlo?
Ciascuna gravidanza è un caso a sé, quindi non esistono liste standard di segnali favorevoli. Piuttosto, i ginecologi mettono in guardia contro i segnali sfavorevoli.
In questi casi, la prima cosa da fare è contattare il ginecologo. Al contrario, piccoli disagi come crampi sporadici e piccole perdite sono innocui, frequenti anche quando la gravidanza va bene.
Nella donna, la gestazione dura 280 giorni circa, con un margine di 2 settimane prima e dopo la data prevista. Questi corrispondono a 40 settimane, 42 se si supera la data massima del termine. Prima della 37a settimana, invece, il parto si definisce “pretermine”.
Nella realtà dei fatti, spesso il calcolo dei mesi e delle settimane di gestazione è approssimativo. A meno di non avere una data certa per il concepimento, è probabile che i calcoli sbaglino di almeno qualche giorno. Ecco perché i mesi di gestazione si contano a partire dall’unica data certa a disposizione: quella dell’ultima mestruazione.
Come si calcola il primo mese di gravidanza: primo giorno dell’ultima mestruazione + 4 settimane + 3 giorni.
I mesi successivi si calcolano indipendentemente dalla durata dei mesi da calendario, quindi senza tenere conto di eventuali anni bisestili o della durata effettiva di febbraio. Una gravidanza dura infatti 10 mesi lunari, che non corrispondono del tutto ai canonici 9 mesi di calendario.
Per ridurre al minimo il rischio di fare confusione, si preferisce calcolare la gravidanza in settimane piuttosto che in mesi.
Alcuni siti mettono a disposizione un calcolatore delle settimane di gestazione. Una volta che si ha questo dato, ecco come calcolare la corrispondenza tra settimana e mese di gestazione.
Come si prepara il corpo a una gravidanza, con tutti i cambiamenti fisici e psicologici che ne derivano? Molto dipende dallo stato di salute della donna e dal suo stile di vita, ma ci sono delle piccole regole che tutte le aspiranti mamme dovrebbero seguire:
Dopodiché, non resta che aspettare. Nessuna sa per certo come cambierà il suo corpo in gravidanza; nel dubbio, l’unica cosa da fare è prendersi cura di sé e del piccolo che verrà.
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