Questa storia comincia più di un anno fa, quando i giornali propongono una notizia straordinaria: dopo un trapianto di cellule staminali, una donna affetta da HIV risulta guarita sia dal tumore che stava trattando sia dall’HIV. Sembra tutto fantastico, ma i medici invitano alla calma: come sempre, quando si parla di scienza, prima di gioire servono conferme e studi approfonditi.
Bene, finalmente abbiamo gli studi approfonditi in questione, passati attraverso la peer review di una delle riviste scientifiche più importanti del settore. I “pari” hanno esaminato il caso della donna misteriosa, nonché quella degli altri uomini guariti dal virus, e hanno confermato i risultati: sono tutti guariti e il merito è delle cellule staminali.
La donna protagonista della storia è di mezz’età e di etnia mista. Soffre ormai da anni di HIV e, di recente, le è stata diagnosticata una forma acuta di leucemia. L’HIV è tenuta sotto controllo grazie ai farmaci, mentre la leucemia procede spedita e pare che non ci sia niente da fare. La sua unica speranza sarebbe un trapianto di staminali, ma la natura rema contro.
Essendo una persona di etnia mista, i donatori di midollo osseo compatibili scarseggiano. Qual è la scelta, quindi? Lasciarsi morire di leucemia o rischiare un rigetto? Per fortuna, esiste una terza opzione: un trapianto di staminali prese sia dal midollo osseo sia dal cordone ombelicale, per ridurre al minimo i problemi di rigetto.
Secondo lo studio di Cell, le staminali del cordone potrebbero essere state la chiave di volta, nel caso specifico della donna. Il merito della guarigione è di una mutazione genetica rara presente nel midollo osseo, CCR5 Δ32, che rende resistenti all’HIV. Troppo rara, se si volessero usare queste pochissime staminali anche solo su una minima parte delle persone affette da HIV. Ancora più rara, se si parla di donatori compatibili.
E se le si “allungassero” le staminali del midollo con le staminali del cordone?
Sono passati più di 5 anni dal trapianto, più di un anno da quando è uscita per la prima volta la notizia. Finalmente, abbiamo una risposta: trapiantare le staminali del cordone insieme alle staminali del midollo le ha rese più compatibili per la donna. Questo non solo l’ha salvata dalla leucemia, che rimane in remissione, ma ha eliminato qualsiasi traccia di HIV.
La scienza ha parlato: adesso possiamo permetterci di gioire.
Fonte: nih.gov
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