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Scienza, ecco come il cervello si organizza per compensare deficit

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“Si può rigenerare il cervello?”. Questo il titolo del terzo appuntamento con “La scienza e noi” (ciclo di sei conferenze BrainForum per parlare del futuro organizzate da BrainCircle Italia) che ieri sera ha visto protagonista al Piccolo Eliseo di Roma il prof. Giancarlo Comi, che ha creato e dirige il Dipartimento di Neurologia e l’Istituto di Neurologia Sperimentale presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, uno dei centri di eccellenza in Italia nel campo delle neuroscienze.

Il prof. Comi, internazionalmente noto per i suoi studi sulla Sclerosi multipla, che gli hanno portato prestigiosi riconoscimenti, tra cui nel 2015 il Charcot Award “per l’eccezionale contributo allo sviluppo delle conoscenze sulla fisiopatologia e il trattamento di questa malattia”, parlerà della plasticità cerebrale, della capacità cioè del cervello di compensare i suoi deficit.

Le ricerche in questo campo hanno un impatto fondamentale sia per la riabilitazione nel caso di traumi, malattie neurodegenerative, ictus, ma anche per contrastare il fisiologico processo di invecchiamento del cervello, che inizia in modo molto lento fin dai 20-25 anni, l’età in cui si comincia a perdere il 2 per mille del volume cerebrale ogni anno.

“La progressiva perdita di volume non corrisponde immediatamente a un declino delle funzioni cognitive, perché il cervello è plastico – spiega il Prof. Comi – ovvero è in grado di compensare i suoi deficit: in presenza di perdita di neuroni, gli altri neuroni imparano a lavorare di più e meglio anche se in numero inferiore; in particolare quelli deputati ad elevate funzioni migliorano le capacità organizzative, mentre quelli meno strategici si perdono prima. Se una persona ha ben vissuto e ha rispettato il suo cervello, l’atrofia evolverà meno velocemente e le funzioni intellettuali si conserveranno meglio. L’atrofia cerebrale può invece essere accelerata da patologie neurologiche”.

L’incontro al Piccolo Eliseo, organizzato e moderato da Viviana Kasam, presidente dell’associazione BrainCircle Italia, ha aiutato a capire come tenere il cervello in forma e quali sono le prospettive di riabilitazione nel caso di perdita di alcune facoltà, anche alla luce dei più recenti studi nel campo delle stimolazioni elettromagnetiche, delle interfacce cervello-computer, dell’utilizzo delle cellule staminali, che per primo il prof. Comi ha applicato alla cura della Sclerosi multipla.

Direttore del Dipartimento di Neurologia e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale presso l’Istituto San Raffaele di Milano, Giancarlo Comi ricopre la carica di professore ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Numerosissime le cariche scientifiche, tra cui: Presidente dell’European Charcot Foundation, Vice presidente e membro del Comitato Direttivo Scientifico de “International Progressive Multiple Sclerosis Alliance (PMSA)”, membro del Comitato Scientifico della “Fondazione Umberto Veronesi”.

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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