La compagnia di bioingegneria Harvard Apparatus Regenerative Technology, in collaborazione con il Connecticut Children’s Medical Centre, sta sviluppando una nuova tecnologia volta a riparare o addirittura sostituire tratti di esofago.
La nuova tecnica prevede l’inserimento di cellule staminali del paziente in una struttura tridimensionale, dove possano moltiplicarsi e svilupparsi. La struttura è una sorta di impalcatura pensata per creare un impianto biocompatibile e biodegradabile.
La tecnica è stata pensata per il trattamento della atresia esofagea, una rara malformazione congenita dell’esofago. I bambini che ne sono afflitti nascono senza pezzi di esofago. In molti casi l’esofago non comunica con lo stomaco e si chiude con il moncone. Questa malformazione provoca problemi sia per respirare che per inghiottire.
I trattamenti al momento disponibili prevedono una serie di trattamenti chirurgici, durante i quali i buchi nell’esofago vengono ricuciti e l’esofago viene ricucito con lo stomaco. Non è però sempre possibile intervenire in questa maniera: a volte i pezzi di esofago mancanti sono troppo grandi.
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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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