Si chiama Regeneros ed è un progetto finanziato dal governo cileno, due anni fa, per rilanciare il polo scientifico di Los Andes e sviluppare nuove ricerche sulle cellule staminali.
19 milioni di dollari è la cifra che il Cile ha destinato al progetto, con l’intento di far diventare Los Andes, ciò che Standford è stato per la Silicon Valley, con la differenza che il campo di interesse, in questo caso, è la terapia cellulare e non il web.
Grazie a questo finanziamento, la ricerca sulle cellule staminali ha subito un impulso incredibile e sempre più medici e ricercatori si rivolgono ai laboratori cileni per effettuare ricerche biomediche.
Fernando Figueroa, direttore del programma di terapia cellulare dell’Universidad de Los Andes di Santiago è entusiasta del finanziamento e afferma che sempre più giovani si stanno muovendo per creare impresa sulla ricerca biomedica.
Attualmente il Cile non ha una normativa stringente, come nel caso di molti altri Stati, a proposito del passaggio da studi pre-clinici in laboratorio e su animali alla sperimentazione umana, ma vige comunque il divieto di distruggere embrioni o clonarli. Un vuoto legislativo si trasforma, dunque, in un’opportunità di crescita per quei ricercatori stranieri che non possono proseguire i loro studi per via dei blocchi imposti nei propri Paesi di provenienza.
Fonte: www.repubblica.it