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Sclerosi: bene test sull’uomo con staminali

Il trattamento com cellule staminali mesenchimali per il trattamento della Sclerosi multipla (SM), è stato testato sull'uomo grazie al progetto internazionale Mesems coordinato dal neurologo Antonio Uccelli dell'Università di Genova. I dati finora racc[...]

Il trattamento com cellule staminali mesenchimali per il trattamento della Sclerosi multipla (SM), è stato testato sull’uomo grazie al progetto internazionale Mesems coordinato dal neurologo Antonio Uccelli dell’Università di Genova. I dati finora raccolti suggeriscono che è sicuro e privo, al momento, di effetti collaterali. I risultati sono stati annunciati a Boston al Congresso mondiale sulla SM il 9 Settembre. Il progetto Mesems coinvolge ricercatori di nove nazioni ed è il primo studio internazionale in fase clinica II, effettuato in doppio cieco e impegnato a sperimentare la sicurezza di un trattamento con cellule staminali mesenchimali su pazienti con SM.  Sono 81 i pazienti reclutati sinora:  50% dei 160 previsti dal trial; circa 73 hanno ricevuto almeno un’iniezione di trattamento con mesenchimali oppure di placebo, mentre 51 hanno ricevuto entrambe le iniezioni e 27 hanno concluso lo studio.  ”Il risultato promettente è che al momento nessuna di queste 27 persone ha denotato eventi avversi significativi. Vuol dire che, sinora, il trattamento suggerisce di essere sicuro”, afferma Uccelli. Ovviamente, sottolinea, ”è necessaria prudenza e per avere un dato definitivo su sicurezza ed efficacia della terapia bisognerà attendere la fine dello studio, nel 2016”. Certamente però, precisa, ”gli studi preliminari su modelli animali ci fanno ritenere senza ombra di dubbio che le staminali mesenchimali possono bloccare l’infiammazione del sistema nervoso centrale e probabilmente riescono anche a proteggere i tessuti nervosi, addirittura riparandoli laddove, però, il danno sia lieve”.  L’auspicio, prosegue l’esperto, ”è che nel 2016 i dati confermino definitivamente l’efficacia della terapia, per arrivare quindi allo step successivo di uno studio più grande di fase III con l’obiettivo di dimostrare la funzione neuroriparatrice delle staminali”. Nel frattempo, il Comitato etico di Genova ha approvato un’estensione di altri due anni del progetto: si chiamerà Mesems Plus e questo, come spiega lo stesso Uccelli, ”sarà importante per verificare più a lungo termine, oltre l’anno di osservazione previsto da Mesems, la sicurezza del trattamento in studio e l’eventuale occorrenza di eventi avversi in tutte le persone trattate”.
Fonte: ANSA

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