È stato recentemente annunciato l’avvio di un trial di fase 2a da parte di un’azienda di San Diego specializzata in terapia cellulare. Lo studio riguarda il possibile impiego delle cellule staminali mesenchimali per il trattamento di cardiopatia n[...]
È stato recentemente annunciato l’avvio di un trial di fase 2a da parte di un’azienda di San Diego specializzata in terapia cellulare. Lo studio riguarda il possibile impiego delle cellule staminali mesenchimali per il trattamento di cardiopatia non ischemica, in pazienti colpiti da scompenso cardiaco cronico. Lo studio coinvolge più di 20 pazienti che sono stati scelti in tre ospedali americani; i pazienti verranno scelti a random, per ricevere una singola dose endovenosa di placebo oppure cellule staminali allogeniche mesenchimali del midollo osseo ischemia-tolleranti per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico dovuto a cardiopatia non ischemica. Le cellule staminali mesenchimali possono secernere maggiori quantità di ormone della crescita (GH) e altre proteine che potrebbero essere responsabili della guarigione dei tessuti e della riattivazione dei cardiomiociti disfunzionanti. In seguito ad un periodo di 90 giorni, i due gruppi (quelli di controllo e di trattamento) verranno scambiati tra loro, ricevendo uno la terapia con staminali mesenchimali e l’altro un’infusione di soluzione salina. La valutazione – che avverrà a distanza di 90 e 180 giorni mediante risonanza magnetica – servirà a scoprire eventuali segni di efficacia per mezzo del trattamento.
Fonte: Pharmastar
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