In questo studio clinico sono stati confrontati gli esiti derivanti dal trapianto allogenico di
sangue del cordone ombelicale o di sangue periferico in 645 pazienti adulti colpiti da neoplasie linfoidi. Le due tipologie di trapianto hanno dato luogo ad esiti simili in termini di mortalità non correlata a ricaduta, ricaduta e progressione della malattia, sopravvivenza in assenza di evoluzione della malattia e sopravvivenza generale. In aggiunta, se da un lato la comparsa della forma acuta della cosiddetta malattia del trapianto contro l’ospite (GvHD) è risultata essere simile tra i due gruppi di pazienti, nei malati sottoposti a infusione di sangue periferico si è manifestata con maggior frequenza la forma cronica di GvHD. In conclusione, come riportato dagli Autori, il sangue del cordone ombelicale rappresenta una valida alternativa per il trattamento di pazienti affetti da neoplasie linfoidi che non hanno a disposizione donatori compatibili.
Fonte: Haematologica.