Importanti studi condotti dai numerosi ricercatori, hanno dimostrato che il trapianto di cellule staminali per il trattamento delle sindromi mielodisplastiche, ossia anomalie delle cellule midollari, può[...]
Importanti studi condotti dai numerosi ricercatori, hanno dimostrato che il trapianto di cellule staminali per il trattamento delle sindromi mielodisplastiche, ossia anomalie delle cellule midollari, può portare risultati positivi non soltanto nei pazienti giovani ma anche nelle persone colpite dalla malattia in età avanzata. Tradizionalmente, questo trattamento viene ritenuto efficace ed è utilizzato solo nei pazienti più giovani, quando però l’età media delle persone colpite dalla sindrome è di 75 anni. Il Dottor Nikolas Kroeger, medico tedesco esperto e studioso di sindromi mielodisplastiche, ha riassunto in un documento, pubblicato dalla rivista Blood, i risultati dei più recenti studi, i quali dimostrano che il trapianto allogenico di cellule staminali è in grado di riattivare, anche nel paziente anziano, la produzione delle proprie cellule midollari, eliminate prima del trapianto attraverso la chemioterapia.
Fonte: Blood
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