Quando impiegate in modelli murini di ischemia, le cellule staminali progenitrici endoteliali del cordone ombelicale (CB-EPCs) hanno mostrato la capacità di partecipare alla rigenerazione vascolare. In questo studio sperimentale, è stato verificato se CB[...]
Quando impiegate in modelli murini di ischemia, le cellule staminali progenitrici endoteliali del cordone ombelicale (CB-EPCs) hanno mostrato la capacità di partecipare alla rigenerazione vascolare. In questo studio sperimentale, è stato verificato se CB-EPCs sono in grado di (i) integrarsi in tessuti cardiaci vivi o ischemici e (ii) contribuire alla neovascolarizzazione degli stessi. In particolare, CB-EPCs umane sono state cocoltivate con porzioni (tratte da regioni ischemiche o viventi) di ventricoli embrionali murini, in presenza o assenza di un cocktail pro-angiogenico contenente diversi fattori di crescita (EGF, VEGF, IGF-1 e bFGF). I risultati ottenuti hanno mostrato che, quando sottoposte a contatto diretto con sezioni ventricolari da tessuto vivente, le CB-EPCs hanno generato strutture simil-tubulari, strutture che al contrario non si sono formate ne cocoltivando in sistemi transmembrana le CB-EPCs con le medesime sezioni ne a seguito di coltura delle CB-EPCs con sezioni di tessuto ischemico, anche in presenza del cocktail stimolante l’angiogenesi precedentemente descritto. In conclusione, l’interazione diretta tra CB-EPCs e cellule da tessuto ventricolare non ischemico risulta essere un prerequisito nell’induzione della neovascolarizzazione.
Fonte: Journal of Cellular and Molecular Medicine
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