In questo studio, in bambini affetti da talassemia, è stato valutato se gli esiti ottenuti dal trapianto allogenico di sangue cordonale da donatore non familiare sono comparabili con quelli indotti dall’utilizzo di cellule midollari da donatore familiare. In particolare 35 pazienti sono stati sottoposti a 40 trapianti (5 pazienti hanno avuto un doppio trapianto) di sangue cordonale allogenico. Dopo il trapianto, è stato rilevato un tasso di sopravvivenza generale a 5 anni pari al 88.3% ed un tasso di sopravvivenza senza talassemia del 73.9%. 14 Pazienti hanno sviluppato la cosiddetta “malattia del trapianto contro l’ospite” in forma cronica verso la pelle. 30 pazienti, dopo il trapianto hanno acquisito l’indipendenza dalle trasfusioni esibendo, inoltre, un Lansky performance score pari all’80% raggiunto trai i 6 ed i 76 mesi successivi al trapianto. Questi risultati, comparati con gli esiti clinici derivati dal trapianto di midollo osseo da donatore familiare, indicano che pazienti che non hanno a disposizione un donatore familiare (fratello) HLA compatibile possono essere sottoposti a trapianto di sangue cordonale allogenico da donatore non familiare.
Fonte: Bone Marrow Transplantation
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