I ricercatori del gruppo di Christopher Rathnam hanno disegnato un nuovo approccio per la formazione di sferoidi 3D composte da cellule staminali per formare cellule nervose.
La tecnologia porta a un incremento della sopravvivenza delle cellule staminali in corso di differenziamento a seguito di lesioni del midollo spinale. Il lavoro portato a termine su di un modello murino stato pubblicato su Science Advances.
Benché le cellule staminali abbiamo un enorme potenziale nei trattamenti del sistema nervoso centrale, il team di ricercatori ha constatato che l’efficienza del differenziamento cellulare è ristretta a alcune applicazioni terapeutiche come le lesioni al midollo spinale.
Di recente i metodi di cultura cellulare 3D come quelli basati sulla formazione si sferoidi a partire da cellula staminali hanno dimostrato vantaggi nell’incorporazione di questi tessuti mimetici ma è necessario comunque un miglioramento innovativo nel modello in vivo .
A questo proposito quindi nasce la piattaforma di nano-strati biodegradabili formati da diossido di manganese per costruire una guida 3D per le interazioni delle cellule staminali pluripotenti.
Questa tecnologia consente quindi anche un rilascio controllato di farmaci all’interno degli sferoidi che può aiutare a sviluppare il differenziamento cellulare.
Per valutare l’efficacia di queste strutture, che sono definite come matrici sintetiche facilmente strutturabili, i ricercatori le hanno posizionate all0interno delle lesioni spinali dei topi.
Paragonando questo modello con una sospensione cellulare senza matrice, è stato quindi dimostrato che la sopravvivenza cellulare è decisamente più elevata in presenza della matrice cosi come il differenziamento cellulare sembra essere più efficace a 7 giorni e a 30 giorni dopo il trapianto.
Fonte: Science Advances
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