Nella disfunzione delle cellule di Leydig, le cellule rispondono debolmente alla stimolazione dell’ormone luteinizzante ipofisario e, quindi, producono meno testosterone, portando all’ipogonadismo primario.
Il trattamento più utilizzato per l’ipogonadismo primario è la terapia sostitutiva con testosterone (TRT).
Tuttavia, la TRT causa infertilità ed è stata associata ad altri effetti avversi, come l’eritrocitosi e la ginecomastia, il peggioramento dell’apnea ostruttiva del sonno e l’aumento della morbilità cardiovascolare.
La terapia a base di cellule staminali che ristabilisce i lignaggi cellulari che producono testosterone nel corpo è, quindi, diventata una prospettiva promettente per il trattamento dell’ipogonadismo primario.
Negli ultimi due decenni, sono stati compiuti progressi sostanziali nell’identificazione delle fonti di cellule di Leydig da utilizzare nella chirurgia dei trapianti, compresa l’induzione artificiale di cellule simili a Leydig da diversi tipi di cellule staminali, ad esempio cellule staminali di Leydig, cellule staminali mesenchimali e cellule staminali pluripotenti (PSC).
Le cellule simili a Leydig derivate da PSC hanno già fornito un potente modello in vitro per studiare i meccanismi molecolari alla base della differenziazione delle cellule di Leydig e potrebbero essere utilizzate per trattare gli uomini con ipogonadismo primario in un approccio più specifico e personalizzato.
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