Secondo uno studio irlandese, la voglia di dolci è la più comune in gravidanza. Da quanto sei incinta vivresti quasi solo di Nutella? Non c’è niente di cui vergognarsi e, anzi, sei in ottima compagnia. Questo non significa che dovresti cedere alle voglie, però.
Avere voglia di dolci è perfettamente normale, è vero. Ciò non toglie che un consumo eccessivo di dolci abbia conseguenze negative sulla salute di mamma e bambino. Vediamo quindi quali sono le cause, fin dove puoi assecondare le tua voglie e come contrastarle.
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ToggleCi sono diverse ragioni per cui si ha tanta voglia di dolce in gravidanza, sia fisiche sia psicologiche.
Mangiare troppi zuccheri è sempre dannoso, anche per chi non è in dolce attesa. Quando però c’è di mezzo una gravidanza, aumentano i rischi per la salute sia per la mamma sia per il feto; un’ottima ragione per prestare molta più attenzione rispetto al solito.
In linea generale sì, puoi mangiare qualche dolce anche durante la gestazione, a patto di tenerti entro i limiti raccomandati dall’OMS.
Gli zuccheri semplici dovrebbero rappresentare massimo il 15% delle calorie totali. Attenzione, però: con “zuccheri semplici” si indica non solo lo zucchero processato, ma anche lo zucchero contenuto nella frutta e nel latte. Quindi gli zuccheri del panettone o dell’uovo di Pasqua vanno sommati a quelli di banane, yogurt dolci, mele, latte, ecc.
Per tenerti entro i limiti consigliati dall’OMS e mangiare abbastanza frutta, molti Paesi EU consigliano di assumere massimo 25/30 grammi di zucchero processato al giorno. Non importa che sia dentro i biscotti mangiati la mattina, dentro il gelato, dentro il caffè: l’importante è che il totale rimanga entro quei limiti.
Ovviamente non c’è problema se ti capita di mangiare un po’ troppi dolci, di tanto in tanto: ti basta assumere meno zuccheri semplici nei giorni successivi. Il problema è quando l’eccesso di zucchero diventa la regola.
Ecco cosa succede quando si mangiano troppi dolci in gravidanza.
Come puoi ben vedere, l’eccesso di zucchero rende la gravidanza meno piacevole, oltre che più rischiosa. Peggiora infatti molti dei sintomi già presenti e, per di più, ha effetti negativi anche sulla salute del feto.
Gli zuccheri che assumi in gravidanza attraversano la barriera della placenta insieme agli altri nutrienti e, di conseguenza, vengono assunti anche dal bambino. Ecco perché è importante comprendere le conseguenze di un certo tipo di alimentazione.
Lo zucchero influenza l’espressione genetica del feto, sia durante la gestazione sia prima del concepimento. Una dieta troppo ricca di dolci in gravidanza è correlata a:
Questo senza considerare gli effetti negativi causati dal sovrappeso materno e dal diabete gestazionale, che possono comprendere parto pretermine e danni neurologici.
Mettiamo le cose in chiaro: lo zucchero di canna e lo zucchero integrale sono identici allo zucchero bianco, sul piano nutrizionale. Sostituire lo zucchero bianco con altri tipi di zucchero non ha nessun impatto sulla salute.
Secondo chiarimento: tanti ricette di dolci “senza zucchero” contengono zucchero. Quello che manca loro è il saccarosio, ovvero lo zucchero da cucina, ma contengono fruttosio e glucosio; di fatto, non sono né meglio né peggio dei dolci tradizionali. Quindi no, non puoi sostituire lo zucchero preparando dolci con datteri, banane, cachi, ecc.
Ecco come limitare davvero lo zucchero:
Nella lista sopra mancano i dolcificanti e per un’ottima ragione: l’OMS sconsiglia l’uso di dolcificanti in gravidanza. Le ragioni sono sia psicologiche sia strettamente mediche.
Da un punto di vista psicologico, i dolcificanti rendono più difficile disabituarsi al sapore dolce. Sul lungo periodo, questo significa condurre uno stile di vita meno sano e assumere più calorie, magari illudendosi di star mangiando “bene”.
Sul fronte strettamente medico, l’OMS fa riferimento a diversi studi che mettono in luce una realtà allarmante. Pare che l’uso massiccio di dolcificanti in gravidanza sia correlato a problematiche ancora non del tutto chiare. Secondo alcuni studi, potrebbe alterare il microbiota intestinale del nascituro e, paradossalmente, aumentare il rischio di obesità infantile.
Va detto che i dati sono ancora parziali, quindi non è il caso di lasciarsi andare a facili allarmismi: non sarà una Cola Zero a rovinare una gravidanza sana. Detto questo, è meglio ridurre al minimo il consumo di dolcificanti in gravidanza.
Si dice che la voglia di dolce in gravidanza significhi che il bimbo sarà femmina; se invece hai più voglia di salato, sarà un maschietto. C’è qualcosa di vero in questa credenza popolare? No: la voglia di dolci è slegata dal sesso del nascituro e dipende da quanto visto a inizio articolo.
L’unico modo sicuro per conoscere il sesso del bambino è il test del DNA fetale che, tra le tante cose, verifica anche i cromosomi sessuali. Le voglie di dolce dicono molto poco sul sesso, mentre dicono molto sullo stato di salute mentale e fisica della futura mamma. Per questa ragione, è importante prestarvi attenzione senza cedervi (troppo).
Un’altra cosa importante, se tieni alla salute di tuo figlio? Informarti sulla conservazione del cordone ombelicale. Le staminali al suo interno sono molto più versatili di quelle del midollo e si possono usare per trattare oltre 80 malattie, alcune delle quali mortali. Ecco perché vale la pena prendere la cosa quanto meno in considerazione. Non troppo a lungo, però.
Le cellule staminali del cordone si possono raccogliere solo al momento del parto, quindi non avrai una seconda occasione per farlo. Tienilo a mente.
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