Una delle cose più emozionanti della gravidanza è sentire il piccolo muoversi dentro la pancia. Sì, ma dove esattamente? In questo articolo vedremo a che altezza si sentono i movimenti del feto e in che periodo.
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ToggleDi solito, i primi movimenti del feto si iniziano a sentire tra la 16a e la 20a settimana di gestazione, ma non è detto che sia sempre così. Le donne alla prima gravidanza potrebbero metterci un po’ di più per sentirli. Al contrario, chi ha già avuto un bambino potrebbe riconoscerli un po’ prima.
Alla seconda o terza gravidanza, i muscoli addominali sono quasi sempre più rilassati. Di conseguenza, i movimenti del feto potrebbero sentirsi molto prima e molto più chiaramente. Inoltre, la futura mamma sa già cosa aspettarsi.
I primi movimenti non sono mai granché accentuati, infatti, tant’è che vengono chiamati “quickening” (“accelerazione”). La sensazione è quella di un leggero sfarfallio nella pancia, che se ne se va così com’è venuto.
In questa fase, il feto è ancora piccolino e i suoi movimenti passano inosservati, a parte per qualche sporadica eccezione. Una primipara potrebbe non prestare attenzione a questi “sfarfallii” o, addirittura, scambiarli per altro.
Sembrerà strano, ma a inizio gravidanza i movimenti fetali possono passare per comuni movimenti intestinali: il feto è ancora piccolo e molte future mamme soffrono di stitichezza, il che non aiuta.
Le differenze chiave per distinguere movimenti fetali e movimenti intestinali sono:
Dove e a che altezza si sentono i movimenti del feto dipende da un ampio ventaglio di fattori: la forma dell’addome materno, la posizione del piccolo, l’età gestazionale. Da una parte, questo può confondere le neo-mamme più inesperte. Dall’altra, però, la posizione dei movimenti diventa un modo per monitorare lo sviluppo del feto.
Vediamo quindi dove si concentrano i movimenti fetali e perché.
I primissimi movimenti fetali, i succitati “quickening”, si concentrano a cavallo tra basso addome e zona pelvica.
Tra la 16a e la 20a settimana, l’utero è basso: la parte superiore arriva a malapena all’ombelico. Inoltre, il feto passa gran parte del tempo nella parte inferiore dell’utero; avendo spazio in abbondanza, capita che si sposti anche in alto, ma è così piccolo da essere a malapena percepibile.
Anche negli ultimi giorni di gravidanza i movimenti del bambino si concentrano nella zona pelvica: il piccolo si sta spostando verso il bacino per prepararsi al travaglio. La sensazione è però molto diversa dagli sfarfallii del secondo trimestre, più simile a un senso di pressione o stiramento.
Andando avanti con la gestazione, il feto cresce e i suoi movimenti diventano più riconoscibili. Insieme al bimbo cresce anche l’utero, che inizia ad occupare una bella fetta di addome in altezza e larghezza. Di conseguenza, anche i movimenti fetali si spostano.
Dalla 24a settimana in poi, è comune sentire movimenti anche nella fascia centrale e ai lati dell’addome. Il bambino non solo è più grande, ma cambia posizione spesso e reagisce ai movimenti materni.
Nel terzo trimestre, l’utero si estende fino alla gabbia toracica, premendo contro i polmoni e spingendo lo stomaco verso l’alto. Nell’arco di questi tre mesi, il bambino cambia posizione: nei primi due mesi, tende a stare con la testa verso l’alto; nelle ultime settimane, si gira con la testa verso il basso.
A causa di tutti questi cambiamenti, movimenti si concentrano vicino all’ombelico e nella zona sotto le costole. Ad esempio, è comune che il piccolo poggi i piedini contro lo stomaco.
In tutto questo, cosa significa quando i movimenti del feto si concentrano solo da un lato? In più delle volte, è perfettamente normale: il bambino ha trovato una o più posizioni preferite. Ad esempio, preferisce sdraiarsi su un lato piuttosto che sull’altro. In più, ricorda che nessun organismo è perfettamente simmetrico.
Utero e placenta non sono del tutto simmetrici, il che influenza come percepiamo i movimenti fetali. In base a com’è posizionata la placenta, a quanto liquido amniotico c’è, a quanto è spessa la parete uterino in un certo punto, cambia anche l’intensità dei calcetti del bambino.
A volte, però, capita che i movimenti si concentrino sempre da un solo lato a fine gravidanza. In questo caso, il bambino potrebbe essere in posizione traversa.
Lungo la gestazione, il feto cambia posizione più volte e questo influenza a che altezza senti i suoi movimenti.
In questa posizione, è difficile sentire movimenti nella parte alta e nella parte bassa dell’addome. Se la gravidanza è fisiologica, è una condizione temporanea.
Se senti un movimento che ti sembra “strano”, non andare nel panico ma parlane con il ginecologo: sarà sua cura capire se c’è effettivamente un problema.
Se desideri concentrarti sui movimenti del bambino o farli sentire a qualcun altro, la posizione migliore è da seduta o sdraiata su un fianco. Di’ all’altra persona di poggiare le mani sulla parte inferiore dell’addome, vicino alla zona pelvica; se serve, posizionale tu stessa dove percepisci il bambino.
Andando avanti con la gravidanza, si riesce a sentire il bambino anche toccando vicino all’ombelico e lungo i lati dell’addome, specie se sta passando dalla posizione podalica a quella cefalica.
L’utero materno è un angolino sicuro per il feto, un posto protetto da tutte le cose brutte che ci sono al mondo. Cosa ne è di tutta questa sicurezza, una volta uscito?
Per quanto faccia male, nessun genitore può proteggere il suo bimbo al 100%: non è così che vanno le cose. In compenso, può fare il possibile per equipaggiarlo contro le difficoltà, anche mettendo da parte ciò che resta di quel primo porto sicuro.
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