Quando una donna programma una gravidanza, si raccomanda sempre di assumere integratori di acido folico per prevenire i difetti del tubo neurale nel feto. Cos’è precisamente il tubo neurale, però, e perché è così importante che si sviluppi nel modo corretto?
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ToggleIl tubo neurale è il precursore embrionale del sistema nervoso centrale. Come intuibile dal nome, è un tubo cavo che si forma a partire dalla piastra neurale, parte di uno dei tre strati cellulari dell’embrione.
Semplificando molto, la piastra si chiude formando il tubo di cui sopra e si divide in quattro sezioni. Le prime tre formano delle vescicole che diventano:
L’ultima sezione del tubo neurale si allunga diventando il midollo spinale, la parte del sistema nervoso centrale che fuoriesce dal cranio e si immette dentro le vertebre.
All’inizio del processo, il tubo neurale è aperto da entrambi i lati ed è giusto così. Andando avanti, però, il tubo si chiude e il sistema nervoso centrale rimane dentro vari strati di tessuto protettivo.
In una gravidanza fisiologica, il tubo neurale si chiude entro la 4a settimana di gestazione, prima di quando l’embrione diventa feto. Se questo non accade, si manifestano difetti congeniti che possono provocare addirittura la morte.
Il tubo neurale si chiude entro il 28° giorno dal concepimento, ma gli eventuali difetti del tubo neurale si vedono dalla 14a settimana di gestazione. Se presenti, vengono quasi sempre diagnosticati durante la “morfologica”, l’ecografia che si effettua tra la 19a e la 21a settimana di gestazione. Ciononostante, molto dipende sia dal tipo di esami fatti sia dal tipo di difetto congenito.
I difetti del tubo neurale si possono diagnosticare mediante:
Purtroppo, alcuni difetti del tubo neurale sono difficili da diagnosticare in epoca prenatale e alcune anomalie sono visibili solo dopo la nascita.
Come accennato sopra, esistono diversi tipi di difetti del tubo neurale. Vediamo quali sono i principali.
Quando il tubo neurale rimane aperto, il canale spinale non riesce a chiudersi e si formano delle fessure tra le vertebre. Questo fenomeno provoca la spina bifida, un insieme di patologie più o meno gravi a seconda di quanto sono grandi e rilevanti le fessure.
La spina bifida può essere:
Nei casi più fortunati, i danni toccano solo le vertebre e sono così piccoli da rimanere asintomatici. Nei casi peggiori, invece, il tessuto nervoso rimane senza protezione e subisce danni permanenti già in utero.
Per il momento, la spina bifida è incurabile. A seconda dei casi, si possono ottenere ottimi risultati con la chirurgia, ma non esiste una terapia risolutiva. Non è detto che la situazione non cambi nei prossimi anni, però: diverse università stanno studiando come trattare la spina bifida usando le cellule staminali.
Quando la parte superiore del tubo neurale si chiude solo in parte, rimangono delle fessure all’interno del cranio. Ciò provoca l’encefalocele, ovvero la formazione di cisti contenenti meningi e tessuto cerebrale.
La gravità dell’encefalocele cambia di caso in caso. Nei casi meno gravi, la cisti contiene soprattutto liquido e la si può trattare chirurgicamente. Altre volte, la fuoriuscita dei tessuti è stata tale da provocare danni incompatibili con la vita.
Purtroppo, solo il 20% dei bambini cresce senza danni cognitivi e/o motori.
Uno dei difetti del tubo neurale più terribili, che porta a morte certa in utero o poco dopo il parto. Si verifica quando la parte superiore del tubo neurale non riesce a chiudersi, provocando la mancata formazione del cranio e di parte del cervello.
La diagnosi dell’anencefalia può avvenire addirittura nel primo trimestre, quando il medico constata l’assenza di parte del cranio.
Come l’anencefalia, anche iniencefalia è incompatibile con la vita fuori dall’utero. Al contrario della prima, questa interessa l’area del collo e la parte inferiore del cranio.
All’inizio dell’articolo, dicevamo che il tubo neurale è noto soprattutto per il suo legame con l’acido folico. Perché?
Come visto nell’articolo sull’acido folico negli adulti, i folati (o vitamina B9) sono fondamentali per il processo di sintesi delle proteine; senza folati, l’organismo non riesce a sintetizzare né l’RNA e il DNA, quindi non può produrre cellule nuove. Ecco perché bassi livelli di B9 possono causare problemi in tutto il corpo, dalla pelle al cuore.
Durante la gravidanza, la sintesi delle proteine aumenta in modo esponenziale: l’organismo della donna sostiene non solo il normale ricambio cellulare, ma anche lo sviluppo del piccolo organismo al suo interno. Ciò provoca quindi un aumento del fabbisogno di folati, con conseguente aumento del rischio di carenze.
A volte, la carenza di vitamina B9 è così grave da rendere impossibile lo sviluppo fisiologico dell’embrione. I rischi maggiori si concentrano nelle prime settimane di gestazione, che sono quelle più delicate durante le quali si sviluppa il tubo neurale.
Assumere acido folico prima della gestazione riduce di molto il rischio di malformazioni del sistema nervoso. Ciononostante, non li annulla del tutto.
I difetti del tubo neurale hanno diverse cause, sia ambientali sia genetiche. La più comune è la carenza di vitamina B9, appunto, ma ce ne sono altre e non tutte sono comprensibili appieno.
Da quanto sappiamo al momento, i difetti del tubo neurale sono correlati a:
Per prevenire i difetti del tubo neurale i medici consigliano quindi di:
Purtroppo, non esistono test genetici né per la prevenzione né per lo screening precoce, almeno per il momento. Alcuni studiosi stanno analizzando il ruolo del gene VANGL1, che potrebbe essere una delle cause genetiche dei danni al tubo neurale; per abbiamo ancora risposte definitive, però.
Non resta che fare il possibile per sostenere la ricerca, curare la propria salute e mettere da parte una piccola assicurazione in vista del futuro.
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