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Perché mi gorgoglia lo stomaco in gravidanza?

Donna incinta sdraiata con mani sulla pancia

I gorgoglii allo stomaco sono la norma in gravidanza, dal primo trimestre fino all’ultimo giorno del terzo. Anche se possono avere diverse cause ed essere anche piuttosto fastidiosi, è difficile che diventino qualcosa di preoccupante. Ciononostante, molte donne vivono la cosa con disagio.

In questo articolo vedremo perché lo stomaco gorgoglia in gravidanza, come capire se c’è qualcosa che non va e come arginare il fenomeno. Nei limiti del possibile e in sicurezza.

Gorgoglii allo stomaco in gravidanza: devo preoccuparmi?

Come accennato sopra, in gravidanza è abbastanza comune sentire stomaco e pancia gorgogliare nei momenti peggiori, anche piuttosto forte. Di solito, sono fenomeni isolati che non si accompagnano a nessun altro sintomo. Sono parte del normale funzionamento dell’organismo, insomma.

Immagina il tuo apparato digerente come un sistema di tubazioni: ingresso e uscita, con in mezzo un lungo impianto che gestisce il transito dell’acqua. Di tanto in tanto, l’acqua in transito si imbatte in una bolla d’aria o in un grumo di sporco, provocando un piccolo rallentamento e anche qualche rumore.

Questo discorso vale anche per l’apparato digerente: fare qualche rumorino è del tutto normale persino nella vita di tutti i giorni, figuriamoci in gravidanza! Lungi da noi sottovalutare le tue preoccupazioni, però!

I rumori nella pancia diventano preoccupanti quando sono continui e si accompagnano a:

  • dolore addominale;
  • diarrea o stitichezza prolungata;
  • gonfiore persistente;
  • sanguinamento rettale.

Se noti alcuni di questi sintomi, consulta un medico e il tuo ginecologo per ulteriori accertamenti. Non è detto che ci siano problemi ma, considerando lo stato di gravidanza, è meglio verificare che vada tutto bene.

Perché si formano bolle d’aria nella pancia a inizio gravidanza

Una buona fetta di disagi si concentrano a inizio gravidanza: gambe pesanti, nausea e – ovviamente – anche bolle d’aria della pancia. Proprio come i primi due disturbi, anche il terzo è causato dai tanti sconvolgimenti ormonali che caratterizzano questo periodo.

I vestiti che stringono in vita e sul seno possono essere un sintomo precoce di gravidanza. In questa fase, non è colpa dell’utero in sé né dell’embrione, grande quanto una nocciolina; la colpa è sempre di progesterone ed estrogeni, i suddetti ormoni della gravidanza. Cosa c’entrano gli ormoni con le bolle d’aria nella pancia, però? Molto.

  1. I cambiamenti ormonali rallentano la digestione per ottimizzare l’assorbimento di nutrienti utili per l’embrione, causando stitichezza e gonfiore.
  2. Il progesterone rilassa la muscolatura liscia per facilitare l’espansione dell’utero. Così facendo, però, aumenta il rischio di stitichezza e facilita l’accumulo di gas nella pancia. Gas che si traduce in gonfiore addominale e talvolta anche in fastidiosi brontolii.

Come vedi, sono problemi fastidiosi ma innocui, che si risolvono da soli quando riesci ad andare di corpo. Sono destinati a passare nel corso della gestazione?

Cosa sono i gorgoglii nella pancia a fine gravidanza

I gorgoglii dello stomaco e l’aria nella pancia ti accompagneranno per tutta la gestazione, in un modo o nell’altro. Continueranno a non essere preoccupanti e, purtroppo, continueranno ad essere piuttosto fastidiosi. Potrebbero cambiare le cause dei suddetti gorgoglii, però.

Oltre che dai cambiamenti ormonali succitati, i gorgoglii nella pancia a fine gravidanza potrebbero essere causati dai seguenti fattori.

  1. Vitamine prenatali. In caso di carenze nutrizionali, il ginecologo potrebbe prescrivere integratori vitaminici di diverso tipo, dal classico acido folico agli omega 3. Per quanto utili, alcuni di questi integratori possono provocare piccoli fastidi intestinali.
  2. Integratori di ferro. L’anemia è un problema comune in gravidanza e, a volte, bisogna intervenire con degli integratori (sempre dietro indicazioni del medico). Purtroppo il ferro può causare stitichezza e stimolare la formazione di gas, con relativi gorgoglii.
  3. Fame. Molte future mamme fanno fatica a gestire la fame in gravidanza, specie nell’ultimo periodo. Questo può provocare rumori imbarazzanti provenienti dallo stomaco.
  4. Ingombro del bambino. Nell’ultimo trimestre, il bambino diventa una presenza dolce ma decisamente ingombrante. Man mano che lui cresce, cresce anche la pressione sugli organi materni, in particolare il colon. A causa di questo, l’intestino rallenta ulteriormente e produce ancora più gas, con relativi gorgoglii.

Di nuovo, niente di preoccupante per te o per il bambino: situazioni fastidiose ma innocue.

Fattori che aggravano la formazione di bolle d’aria

Quelle succitate sono le cause più strettamente legate alla gravidanza, ma l’aria nella pancia non è un’esclusiva delle donne incinte. Al contrario, può essere un problema preesistente che si aggrava durante i nove mesi di gestazione.

In assenza di malattie intestinali, il gonfiore e l’eccesso di aria nella pancia sono legati quasi sempre allo stile di vita. Mangiare troppo pesante e troppo in fretta, masticando male, spinge a ingoiare aria e rallenta la digestione. Anche l’assenza di movimento riduce la motilità intestinale, con le conseguenze viste sopra.

Come in tanti altri casi, la gravidanza non fa che ingigantire problemi già presenti. Se vuoi ridurre l’aria nella pancia, quindi, il modo migliore è cambiare le tue abitudini.

Eliminare l’aria nella pancia se sei incinta

Sì, esistono integratori per ridurre il gonfiore e i gorgoglii nella pancia. Durante la gravidanza, però, meglio non ricorrere ad integratori e medicinali che non siano strettamente necessari e prescritti dal medico. Inoltre, i “trucchi” che vedremo migliorano sia la tua salute sia quella del bambino.

Per eliminare l’eccesso di aria devi infatti fare queste poche semplici cose.

  1. Mangiare poco e spesso, per mantenere l’apparato digerente in movimento senza sovraccaricarlo.
  2. Bere molta acqua e mantenerti idratata, per mantenere le feci morbide e farle scorrere meglio nell’intestino, senza che formino bolle di gas.
  3. Mangiare tante fibre, per andare di corpo meglio. In più, i cibi integrali sono ricchissimi di acido folico, prezioso per lo sviluppo del bambino.
  4. Fare attività fisica e mantenerti in movimento, per mantenere la muscolatura tonica e facilitare i movimenti intestinali. Questo consiglio non vale in caso di gravidanza a rischio. Nel dubbio, parlane con il tuo ginecologo.
  5. Evitare le bevande gasate, che non fanno che peggiorare il problema.

Tutti questi piccoli trucchi ti aiutano a vivere la gravidanza meglio, eliminando tanti piccoli disagi in modo naturale. In caso di dubbi o di dolori strani, però, contatta sempre il ginecologo: saprà darti consigli specifici in base alla tua situazione.

E se la pancia scoppietta?

Abbiamo parlato di gonfiori, aria, bolle, gorgoglii… A volte, però, la pancia fa un rumore decisamente strano: soprattutto nell’ultimo trimestre, scoppietta! È normale? È segno di qualcosa che non va? Assolutamente no.

Gli scoppiettii nella pancia sono il singhiozzo del bambino.

Il fenomeno inizia già nel primo trimestre, ma l’embrione è troppo piccolo perché i singhiozzi siano percettibili; la mamma percepisce qualche vibrazione, al massimo. Man mano che il bambino cresce e lo spazio nella pancia si riduce, diventa sempre più facile percepire qualsiasi suo movimento, singhiozzo compreso.

Quando il feto singhiozza, la mamma sente dei colpetti ritmici provenire dalla pancia; degli scoppiettii, appunto. Possono durare fino a 30 minuti e aumentano dopo che hai mangiato molto o quando ti sdrai per riposare. Di solito, non c’è niente di cui preoccuparsi.

Gli scoppiettii sono preoccupanti se si riducono o aumentano all’improvviso: potrebbero essere sintomo di una compressione del cordone ombelicale. In entrambi i casi, contatta il tuo ginecologo per accertarti che vada tutto bene.

Tra un gorgoglio e l’altro…

… informati riguardo i tanti vantaggi della conservazione del cordone ombelicale! Potrebbe essere una scelta decisiva per la salute di tuo figlio: contattaci senza impegno per saperne di più.

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Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)

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