Durante i nove mesi di gestazione, bisogna tenere tutto sotto controllo: sforzi, alimentazione, farmaci, stress… In gravidanza, perfino l’assunzione di integratori può diventare un problema.
Qualsiasi cosa beviamo o mangiamo raggiunge il piccolo organismo che sta crescendo dentro di noi, con conseguenze non sempre positive. Questo vale anche per le polverine dolci e frizzanti che riempiono gli scaffali delle parafarmacie: sono quasi sempre innocue per una persona adulta sana; quale effetto hanno su un embrione o un feto?
Scopriamo insieme quali integratori sono imprescindibili in gravidanza, quali si devono prendere solo dietro consiglio del medico e quali vanno proprio evitati.
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ToggleOnline si trovano lunghe liste di vitamine e minerali da assumere in gravidanza. La realtà è ben diversa e, duole dirlo, la lista degli integratori che vanno sempre presi è molto più breve.
Acido folico e omega 3 sono gli unici integratori da prendere sempre in gravidanza, a prescindere dallo stato di salute di madre e figlio. Tutti gli altri integratori vanno evitati o assunti dietro prescrizione medica.
L’acido folico va assunto a partire da 3 mesi prima del concepimento, se si sta programmando la gravidanza; altrimenti, bisogna iniziare non appena il test risulta positivo. I ginecologi consigliano 400 mg al giorno fino alla fine del terzo trimestre. L’assunzione nel secondo e nel terzo trimestre non è dannosa, ma neanche necessaria.
Gli integratori di omega 3, invece, vanno assunti nel secondo e nel terzo trimestre, fino alla fine della gestazione; se si allatta al seno, bisognerebbe assumerli anche durante l’allattamento. La dose ottimale è 500 mg al giorno circa.
I multivitaminici contengono quasi sempre sia acido folico sia omega 3, insieme a potassio, magnesio, vitamina A, vitamina C. Non è meglio assumere integratori più completi, quindi?
In primo luogo, i multivitaminici contengono meno acido folico e meno omega 3 di quanto consigliato in gravidanza. In più, i multivitaminici sono quasi sempre inutili in gravidanza, anche se non necessariamente dannosi.
In gravidanza, il fabbisogno di vitamine e minerali aumenta, dato che devi provvedere anche al bambino. Salvo casi particolari, però, basta seguire una dieta variegata e sana: frutta e verdura fresca, cereali integrali, carne, pesce e legumi contengono tutte le vitamine di cui hai bisogno.
Se segui le indicazioni sulla confezione, è difficile che i multivitaminici facciano male a te e al bambino: per l’ipervitaminosi servono valori 3 o 4 volte superiori alla norma, ben oltre quelli contenuti nelle bustine del supermercato. In ogni caso, non è il caso di rischiare: meglio parlarne con il tuo medico ed evitare le terapie fai-da-te.
In gravidanza, gli integratori tornano utili in un caso specifico: quando la futura mamma soffre di nausee debilitanti. Vomitare spesso significa perdere tanti liquidi e tanti sali minerali. I liquidi si possono recuperare bevendo, mentre i sali minerali si dovrebbero recuperare mangiando frutta e verdura.
Se le nausee sono forti, mangiare diventa difficile; non per nulla, alcune donne perdono addirittura peso nei primi mesi di gestazione. In casi del genere, gli integratori di sali minerali sono la soluzione più immediata, quanto meno nei primissimi mesi.
Se fai fatica a mangiare frutta fresca, basta una compressa solubile di potassio e magnesio per reintegrare i sali minerali persi con il vomito, con benefici per la salute fisica e mentale. Una volta passato il periodo delle nausee, potrai tornare ad “assumere” centrifugati di frutta e banane fresche.
Il discorso fatto per i sali minerali si applica anche alla vitamina D e al calcio. In una situazione ottimale, non serve assumere questi integratori: basta uno stile di vita sano. Qualche volta, però, la futura mamma deve ricorrere per forza agli integratori.
Calcio e vitamina D sono essenziali per lo sviluppo dello scheletro del feto. Purtroppo si trovano soprattutto in latte, latticini, pesce, uova, interiora. Come fare se una donna non può o non vuole mangiare questi cibi?
Qualora la futura mamma fosse intollerante al lattosio o vegana, sarà il medico stesso a consigliarle un integratore di calcio e vitamina D. Una volta nato il bambino, potrà ricorrere a uno screening neonatale di Sorgente per scoprire se anche il piccolo è intollerante al lattosio.
Multivitaminici e integratori di sali minerali non fanno quasi mai male, ma questo non vale per tutto ciò che si trova in parafarmacia. Alcuni articoli online consigliano di assumere integratori di ferro in gravidanza, in aggiunta a quelli di acido folico e omega 3. Peccato che sia molto più problematico di così.
In caso di anemia, è il ginecologo stesso a prescrivere un surplus di ferro alla futura mamma, da assumere mediante integratori o con l’alimentazione. La carenza di ferro aumenta il rischio di parto pretermine e di infezioni, infatti, dato che l’organismo è debilitato. D’altra parte, anche l’eccesso di ferro è un problema.
Prendere un integratore è fin troppo facile: basta ingoiare una pillola o sciogliere una bustina in un bicchiere d’acqua. Basta un attimo per assumere due o tre volte tanto il ferro di cui avresti bisogno. Questo aumenta il rischio di cirrosi epatica, scompensi cardiaci, diabete gestazionale e non.
Se non ne hai bisogno, evita di prendere integratori di ferro in gravidanza e fuori dalla gravidanza. Nel dubbio, chiedi indicazioni al tuo medico.
Mangiare cibi proteici aiuta a gestire la fame in gravidanza senza prendere peso. Inoltre, molti di questi cibi contengono vitamine essenziali per lo sviluppo del feto, oltre che ferro e sali minerali. Ad esempio, il pesce è ricchissimo di omega 3, mentre latte e uova contengono folati.
Dei perfetti integratori naturali, insomma.
Le future mamme più attive potrebbero chiedersi, però: “se faccio sport, posso assumere integratori proteici in gravidanza?” La risposta è complessa.
In generale, quasi nessuno ha bisogno di proteine in polvere: una dieta bilanciata ne contiene più che abbastanza, a meno che tu non sia uno sportivo agonista o un sollevatore di pesi. Se sei incinta, meglio evitarle del tutto.
La gravidanza mette sotto sforzo i reni, dato che devono filtrare il 30% in più del volume di sangue. Anche le proteine mettono sotto sforzo i reni, specie quando sono troppe rispetto al fabbisogno effettivo. Se si sommano le due cose, aumenta il rischio di patologie renali e di problemi di salute sia per la mamma sia per il bambino.
A meno che tu non stia seguendo una dieta particolare, magari di stampo vegetariano o vegano, evita gli integratori di proteine. Anche in questi casi specifici, parlane con un nutrizionista per evitare scompensi ed eccessi: molto probabilmente, ti proporrà alternative proteiche molto più naturali ed economiche.
Chiudiamo con l’integratore naturale per eccellenza: il mirtillo rosso. Parafarmacie e supermercati strabordano di prodotti a base di mirtillo rosso, un toccasana contro infezioni delle vie urinali e per stimolare la circolazione.
La cattiva circolazione è un problema tipico della gravidanza e il mirtillo è al 100% naturale. Posso usarlo per combattere le gambe gonfie? Sì, ma con cautela. Per quanto sia naturale, non tutti i medici concordano sull’uso del mirtillo rosso in gravidanza.
Secondo alcuni studi, non c’è alcuna correlazione tra mirtillo rosso e aumento di rischi per il feto. D’altra parte, pare che le donne che lo assumono abbiano un’incidenza maggiore di perdite ematiche. Quest’ultimo punto va approfondito ed è per questo che serve un minimo di cautela, specie se si assumono farmaci anticoagulanti.
La risposta è distribuita lungo tutto l’articolo: se segui un’alimentazione sana e completa, non è fondamentale prendere integratori in gravidanza. Gli unici integratori essenziali sono quelli di acido folico e di omega 3. Tutti gli altri integratori vanno presi solo se necessario e dietro prescrizione medica.
Oltre che prendere tutti giorni il tuo acido folico, puoi fare un’altra cosa per tuo figlio: conservare il suo cordone ombelicale. Il cordone è ricchissimo di staminali che si possono usare in oltre 80 terapie; un giorno, potrebbero aiutarlo a stare meglio o a superare un momento difficile o ad aiutare una persona cara.
Conservare il cordone è un po’ come curare la tua alimentazione in gravidanza: un modo per prenderti cura di lui.
"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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