La normativa in Italia
Le banche pubbliche sono state istituite per consentire la conservazione delle cellule staminali del sangue cordonale che alcuni genitori decidono di donare affinché, in caso di compatibilità, possano essere trapiantate ad un bambino malato – si parla, dunque, di “donazione solidale eterologa”. Nelle banche private, la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale prelevate da un bambino appena dopo la nascita, consente che tali cellule vengano invece conservate a suo nome – si parla, in questo caso, di “donazione autologa”. L’unità di sangue conservata diventa a tutti gli effetti una sua proprietà; il sangue rimane così criopreservato fino al momento in cui dovesse servire allo stesso bambino (trapianto autologo) o eventualmente a un suo familiare compatibile.
La legislazione in materia di conservazione del cordone ombelicale è diversa da Paese a Paese, anche nell’ambito dell’Unione Europea: alcune nazioni prevedono solo la donazione eterologa, altre danno libero accesso a tutte le possibilità, e altre ancora hanno vincolato la donazione autologa a particolari criteri. Ben 16 paesi Europei hanno optato per un sistema misto, accanto ai centri pubblici di raccolta e conservazione, è possibile rivolgersi a istituti privati, autorizzati e accreditati. La Spagna invece ha scelto un sistema sempre misto in cui anche i cordoni conservati in banche private possono essere sollecitati per una donazione in caso di necessità. Italia e Francia invece sono gli unici due Paesi dove è vietata l’istituzione di banche per tale conservazione presso strutture sanitarie private.
In Italia il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ha emanato il 18 novembre 2009 il decreto “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato”. L’ordinanza autorizza la conservazione per uso allogenico (donazione solidale eterologa) cioè in favore di persone diverse da quelle da cui le cellule sono prelevate, in strutture pubbliche a ciò dedicate. È consentita, inoltre, la conservazione di sangue da cordone ombelicale per uso dedicato al neonato stesso o a consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta, “per la quale risulti scientificamente fondato e clinicamente appropriato l’utilizzo di cellule staminali da sangue cordonale, previa presentazione di motivata documentazione clinico sanitaria”.
La decisione su quale via scegliere per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale necessita di essere ben ponderata. Donare il cordone NON è come donare il sangue. Il sangue periferico è un tessuto che si rigenera nel nostro corpo, il cordone ombelicale non lo è. La scelta se donare oppure conservare per se stessi deve essere molto più profonda.
Per questo motivo in Italia rimane in vigore la possibilità di esportare presso strutture estere campioni di sangue da cordone ombelicale per uso autologo (personale), per i soggetti interessati che ne fanno richiesta, se autorizzati dal Ministero.
Download documenti
Decreto Legislativo del 6 Novembre 2007 Clicca qui >
Decreto del Ministero della Lavoro, Salute e Politiche Sociali del 18 Novembre 2009 Clicca qui>
Accordo della conferenza permanente Stato Regioni del 29 aprile 2010 Clicca qui>