Nell’immaginario comune, cercare un secondo figlio è più “facile” che cercare il primo: in fondo avete già dimostrato di poterne avere uno e sapete pressapoco cosa vi aspetta. La realtà è diversa, e non solo perché ogni bambino è una storia a sé.
Una delle preoccupazioni maggiori? Il momento migliore per fare un secondo figlio: è meglio farlo subito o aspettare qualche anno? Quanto bisognerebbe aspettare e perché? Soprattutto, cosa fare se il secondogenito arriva tardi o non arriva proprio?
In questo articolo esploreremo gli aspetti fisici e psicologici che accompagnano una seconda gravidanza, rispondendo a molte delle domande comune di chi vuole espandere ulteriormente la famiglia.
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ToggleLa differenza di età tra il primo e il secondo figlio influenza in modo rilevante le dinamiche familiari, nonché la salute psicologica dei genitori. Avere due figli molto piccoli può essere fisicamente e psicologicamente faticoso, ad esempio; d’altra parte, siamo sicuri che legheranno, se hanno molta differenza d’età?
Esaminiamo pro e contro delle diverse opzioni senza toccare gli aspetti medici, per ora.
A queste considerazioni di massima bisogna aggiungere una serie di considerazioni personali, ovviamente: ciascuna famiglia è diversa e ha le proprie esigenze.
Se ci rivolgiamo a medici e ginecologi, la risposta è un po’ più netta: secondo The American College of Obstetricians and Gynecologists, il secondo figlio andrebbe fatto almeno 18 mesi dopo ed entro 5 anni dalla gravidanza precedente. Ebbene sì: anche aspettare troppo può essere un problema.
L’organismo ha bisogno di tempo per riprendersi da un evento traumatico come la gravidanza: l’utero deve tornare alle sue dimensioni normali e l’organismo deve ripristinare le riserve di nutrienti prosciugate dal primo figlio. Ecco perché un intervallo troppo breve aumenta il rischio di complicazioni, tra cui distacco della placenta e nascita pretermine.
Se il parto è avvenuto mediante taglio cesareo, aspettare è ancora più importante: la ferita si deve rimarginare del tutto, a maggior ragione se speri in un secondo parto vaginale.
Aspettare più di 5 anni per la seconda gravidanza, invece, implica un aumento dell’età della donna ed è correlato a un maggior rischio di preeclampsia e complicazioni.
A prescindere da quanto tempo è passato dalla prima, la seconda gravidanza è un’esperienza diversa. Il tuo corpo ha subito molti cambiamenti permanenti durante la prima gestazione, che cambiano il modo in cui vivrai la seconda. Inoltre sai già cosa aspettarti, il che elimina parte delle incertezze tipiche della prima gravidanza.
Durante la seconda gestazione, i muscoli addominali sono più rilassati, quindi la pancia cresce più in fretta e anche i movimenti del feto si sentono prima. Tra l’altro, molte donne riconoscono i sintomi con largo anticipo rispetto alla prima volta, talvolta prima di fare un test di gravidanza. Per quanto riguarda il travaglio, invece?
In molti casi, anche il travaglio è più rapido: durante il primo parto, il travaglio dura in media 12-18 ore; durante il secondo, invece, dura in media 6-8 ore. La cervice uterina ha già subito il passaggio di un bambino, quindi si apre più facilmente ed è tutto più rapido. Questo presupponendo che la gravidanza sia fisiologica.
A volte aspettare per il secondo figlio non è una scelta. A volte il secondo figlio fa fatica ad arrivare, apparentemente senza motivo. Si chiama infertilità secondaria ed è un problema diffuso quanto sottovalutato, dalle coppie in primis.
Nonostante se ne parli poco, l’infertilità secondaria è un problema emotivamente stressante: avete avuto un primo figlio quasi subito, ma al secondo giro sembra essersi inceppato qualcosa. In più, nessuno sembra prendere sul serio il problema, dato che comunque avete già un figlio.
L’infertilità secondaria può avere diverse cause.
Dato che le possibili cause sono tante, non esiste un unico modo per affrontare il problema.
La cosa migliore è analizzare il vostro stile di vitaprima di iniziare a cercare un bambino: se tu e il partner sapete di condurre una vita poco sana e volete un secondo figlio, agire di conseguenza può sicuramente aiutare. Per il resto, dovete consultare un ginecologo esperto in problemi di fertilità.
Quanto detto sopra vale se hai portato a termine una gravidanza. Se hai subito un aborto spontaneo, le tempistiche sono molto più brevi, almeno dal punto di vista fisico.
Secondo uno studio del 2017, concepire 1-3 mesi dopo l’aborto aumenta le probabilità di portare a termine la nuova gravidanza. Va detto però che molti ginecologi consigliano di aspettare almeno 6 mesi. Inoltre, non è detto che una persona sia pronta per affrontare una nuova gravidanza così presto.
Se purtroppo l’aborto è avvenuto molto avanti nella gravidanza, dopo la 27a settimana, si parla di morte perinatale. In casi del genere, c’è poco accordo tra i medici e molto dipende da com’è avvenuta la perdita. In molti casi, bisogna trattare la morte perinatale come un vero e proprio parto e, di conseguenza, aspettare i mesi necessari affinché l’organismo si riprenda.
Ogni anno, centinaia di persone vengono salvate dalle cellule staminali. Eppure, più del 90% delle staminali del cordone ombelicale vanno perse per sempre, buttate come se fosse spazzatura senza valore.
Se conosci Sorgente, potresti aver già conservato il cordone ombelicale del tuo primogenito; che dire del secondogenito? Se hai due figli (oppure tre, quattro!) devi conservare il cordone ombelicale di tutti? Potendo, sarebbe meglio di sì.
Le staminali del cordone danno meno problemi di compatibilità, rispetto alle staminali del midollo. Inoltre, i fratelli hanno un’elevata compatibilità genetica e, in caso di bisogno, è facile che un fratello possa usare le staminali dell’altro. “Elevata” non è sinonimo di 100%, anzi.
Ciascun genitore ha il 25% di probabilità di essere un donatore compatibile per il figlio. Ciascun fratello, invece, ha il 50% di probabilità; fanno eccezione i gemelli omozigoti, che hanno lo stesso patrimonio genetico. Molto meglio conservare le staminali di tutti i figli, quindi. Un piccolo sacrificio per garantire la sicurezza di tutti.
"Siamo davvero rimasti soddisfatti, azienda seria, tutor sempre a disposizione, personale competente e professionale. Complimenti!"
Badalà/Lombardo (Cliente Sorgente)
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