Una bimba di pochi mesi, Isla Bond, malata di leucemia ha avuto nuove possibilità di sopravvivere grazie all'iniezione di sangue del cordone ombelicale allogenico.
Tessuti umani miniaturizzati “on chip” e cellule staminali usate per sviluppare terapie ad hoc per i diversi pazienti: questa la scoperta effettuata dal laboratorio dell'Università di Padova BioEra (Biological Engineering Research Application) e dell'Istituto veneto di medicina molecolare Vimm pubblicata dalla rivisita scientifica Nature Methods.
Una ricerca condotta dall'Università di Cambridge, Regno Unito, ha evidenziato un sistema di trattamento del Morbo di Parkinson con cellule fetali, in grado di apportare benefici alle persone che soffrono di questa malattia e il futuro di questa ricerca è nell'uso di cellule staminali piuttosto che fetali.
Grazie alle cellule staminali si prevede di poter ricostruire in laboratorio spermatozoi e uova.Le ricerche portate avanti da ricercatori di Regno Unito e Israele, finora effettuate sui topi, hanno evidenziato la capacità di cellule staminali pluripotenti indotte prelevate da cellule della pelle, di differenziarsi in spermatozoi se trapiantate nei tubuli seminiferi.